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Dalla Giunta: musealizzati i ritrovamenti di epoca romana a Gries

Gli eccezionali reperti di età romana venuti alla luce a Blzano-Gries saranno musealizzati e resi accessibili al pubblico: lo ha deciso la Giunta provinciale.

Mussner e l'archeologa Catrin Marzoli durante l'ultimo sopralluogo a Gries (FOTO: USP/san)

In occasione dei lavori per la costruzione della nuova casa di riposo a Bolzano nel quartiere Gries erano venuti alla luce i resti di due edifici di età romana, considerati ritrovamenti di grande valore. L’assessore provinciale Florian Mussner aveva anticipato l’intenzione di musealizzarli e renderli accessibili ai visitatori, d’intesa con la proprietà del sito, la Congregazione delle Suore Terziarie di San Francesco e la Fondazione St. Elisabeth. Oggi la Giunta ha autorizzato la stipula della relativa convenzione con la Fondazione. "Nel dettaglio si definiscono gli impegni della Fondazione e dell’Amministrazione provinciale e le modalità di gestione dei beni archeologici rinvenuti, che dovranno essere accessibili ai visitatori", sottolinea Mussner.

I reperti saranno musealizzati nei piani inferiori della nuova casa di riposo: la Fondazione St. Elisabeth assume l’incarico della progettazione delle sale espositive, della realizzazione e della gestione, in collaborazione con l’Ufficio provinciale beni archeologici. La convenzione disciplina inoltre gli orari di apertura al pubblico (per almeno 150 giorni all’anno) e l’obbligo dei gestori di provvedere ai costi per i lavori ordinari e straordinari e del personale. Gli introiti derivanti dagli ingressi restano alla Fondazione.

Per sostenere la realizzazione dei locali espositivi, con una seconda delibera oggi la Giunta ha approvato i criteri per la concessione di contributi per interventi di musealizzazione e fruizione pubblica di beni archeologici di particolare valore storico-archeologico: i contributi pubblici possono arrivare fino al 50% dei costi riconosciuti. Questa convenzione è un esempio riuscito di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, sottolinea Mussner.  

I ritrovamenti di Gries sono testimonianza di una villa di pregio costruita nel I secolo dopo Cristo, dotata di un portico con colonnato e di un edificio pubblico, il primo rinvenuto in Alto Adige. I reperti, tra i quali frammenti di colonne di marmo, documentano la ricca dotazione architettonica della villa con muri conservatisi fino a due metri di altezza e affreschi di ottima qualità. Sono stati rinvenuti anche resti di capitelli corintici, una rarità per la zona, ed elementi architettonici in marmo. A monte della villa è poi emerso un edificio pubblico, realizzato a ridosso della conquista delle Alpi a cura di Druso, figlio adottivo dell'imperatore Augusto.

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