BPI C.Augusta: presentazione libro di Franco Cardini (7 nov.)
Al Centro Trevi presentazione del volume di Franco Cardini "Lo specchio e l'alibi. Pagine di storia e d'altro". Appuntamento alle ore 18.
Lunedì 7 novembre, all eore 18, al Centro culturale Trevi, in via Cappuccini 28, a Bolzano, si svolgerà la presentazione del libro di Franco Cardini "Lo specchio e l'alibi. Pagine di storia e d'altro".
Saranno presenti all'incontro con il pubblico l'autore dell'opera, Franco Cardini, ed il giornalista Giancarlo Riccio.
L'iniziativa è organizzata dalla Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta". Tutte le persone interessate possono partecipare, l'ingresso è libero.
Recensione dell'opera:
La forza di chiarezza data da una grande cultura che va ben oltre il campo specialistico dell’autore, eminente medievista; la funzione dell’analisi storica in quanto destinata a liberare dal pregiudizio certe categorie spesso e volentieri strumentalizzate dalla manipolazione del consenso; infine il gioco, il divertimento eletti a compagni della comprensione storica, allo scopo di trovare un antidoto a una scienza del passato che rinuncia alle grandi interpretazioni, ai grandi disegni. Sono i caratteri generali che immediatamente colpiscono il lettore di queste pagine. I temi specifici sono molti, quanto è vasta la curiosità intellettuale dell’autore e notevole la sua presenza nel dibattito pubblico. Tra di essi: la domanda sull’utilità della storia in un’epoca che sembra aver eliminato il passato e con esso l’attesa del futuro; l’ambiguità occidentalista e carica di giudizi di valore del concetto Medioevo; l’influenza di eresie cristiane nella storia meridionale; la necessità di «disincantare» l’idea di Occidente (dopo quella di Oriente); l’uso politico insistente di un fallace ideale di crociata; l’alternativa difficile tra una visione delle radici cristiane dell’Europa e un’altra che le trova al contrario nella secolarizzazione; e altri. Ma particolarmente incisivi e divertenti sono i capitoli finali dedicati alle Ucronìe. Sono finzioni, tra il gioco e l’ironica provocazione a non dimenticare l’universalità della comprensione storica: se Napoleone non fosse mai fuggito dall’Elba, se Tamerlano fosse dilagato in Europa, se l’Italia nel 1915 fosse rimasta nella Triplice alleanza, e via narrando una storia fatta con i se. Questi scritti sono dunque degli sconfinamenti, tanto che Franco Cardini definisce se stesso «storico impuro». Perché deciso a respingere, del mestiere dello storico, «il nascondersi dietro il sedicente “specchio” di un’obiettività impossibile a praticarsi o il trincerarsi dietro il preteso “alibi” di una “scienza” della ricostruzione del passato che non può in nessun caso sfuggire alle sue responsabilità anche civiche dinanzi al presente».