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Equal Pension day: focus su lavoratrici autonome e imprenditrici

Dibattito nella sede della Camera di Commercio di Trento. L'assessora regionale Plotegher: servono nuovi modelli di organizzazione della vita sociale

Dibattito ieri sera a Trento sulla previdenza integrativa. Da sinistra, Gasperertti, Schwarz, Plotegher e Costa Foto A.D.

Nel corso del secondo Equal Pension Day del Trentino-Alto Adige/Südtirol, si è tenuto ieri sera nella Sala Calepini della Camera di Commercio di Trento un dibattito sul tema della disparità pensionistica fra uomo e donna con un’attenzione particolare al mondo delle lavoratrici autonome e libere professioniste. L’incontro è stato promosso dall’assessora regionale alla previdenza, Violetta Plotegher, insieme alle esponenti dell’Alleanza regionale per le pari opportunità. Con il passaggio al sistema contributivo per il calcolo della pensione, l’assegno mensile si baserà infatti esclusivamente sui contributi effettivamente versati. Ciò significa che contratti di lavoro atipici, sospensioni lavorative per assistenza ai familiari, lavoro part-time e periodi di maternità incideranno direttamente sullo stesso, portando a pensioni più basse. Da questo punto di vista, le donne lavoratrici autonome e libere professioniste sono quelle che vivono le maggiori difficoltà. I contributi delle presidenti del Comitato dell’imprenditoria femminile dell’Alto Adige/Südtirol e del Trentino, rispettivamente Paulina Schwarz e Claudia Gasperetti, hanno esplorato proprio questo aspetto. “Le giovani imprenditrici hanno in comune con la generazione passata un forte elemento: la disparità salariale e pensionistica vissuta dalle donne” – spiegano Schwarz e Gasperetti – “anche sul nostro territorio è necessario lavorare sul miglioramento dei tassi di inattività femminile e degli strumenti offerti dal welfare assistenziale, ad esempio sostenendo le imprenditrici al pari delle lavoratrici dipendenti durante il periodo di maternità. Prioritario – hanno concluso - è comunque il sostegno alla continuità contributiva”. Il professor Ugo Morelli ha invece evidenziato “la necessità di spezzare la catena della riproduzione delle disuguaglianze sociali fra uomini e donne e di ripensare le relazioni non solo fra gli uomini e le donne, ma anche fra uomini e fra donne, per rimuovere le radici profonde di questi divari”. Presentando alcune simulazioni, la Presidente di Pensplan Centrum, Laura Costa, ha mostrato come il divario pensionistico sia presente non solo fra i generi, ma fra le stesse categorie di lavoratrici autonome, a prescindere dall’età. “L’informazione sulla propria situazione diventa fondamentale per costruire la propria indipendenza economica” ha affermato Laura Costa, richiamando le possibilità di consulenza professionale e gratuita offerte dai 120 sportelli informativi Pensplan Infopoint istituiti in Regione. “La nostra società necessita di nuovi modelli di organizzazione della vita sociale, del lavoro e del welfare a cui il contributo del talento e del pensiero femminile può certamente contribuire anche a vantaggio degli uomini. Nella nostra Regione una condivisione sociale importante è rappresentata anche dall’adesione al risparmio previdenziale” ha affermato l’assessora regionale, Violetta Plotegher.  “La Regione – ha aggiunto - sostiene tutte le donne che fanno questa scelta responsabile con apposite misure di intervento nel caso di situazioni di difficoltà, sia a sostegno della previdenza obbligatoria che della previdenza complementare”.

fgo

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