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Fondo famiglia e occupazione: Comitato dei garanti valuta 43 progetti

Sono 43 i progetti valutati oggi dal Comitato dei garanti del Fondo famiglia e occupazione istituito dalla Regione. Rammarico per la defezione della Caritas.

Il Comitato dei Garanti si è riunito oggi a Trento nella Sala Rosa della Regione per la prima tornata di valutazione delle proposte di progetti presentati in via preliminare dalle due Province autonome e finanziabili con le risorse del Fondo famiglia e occupazione della legge regionale n. 4/2014. Sono stati valutati 13 progetti in ambito occupazione e 11 in ambito sociale presentati dalla Provincia di Bolzano; 7 interventi in ambito occupazione e 12 in ambito sociale per la Provincia di Trento. I progetti dell’area della famiglia verranno valutati in occasione di un prossimo incontro già fissato per fine agosto.

Per ogni progetto si è valutata la congruenza con le finalità della legge, gli obiettivi, i tempi, le modalità di intervento, i destinatari degli interventi e i costi, entrando nel merito di ciascuna proposta. Alcuni progetti esaminati non sono stati ritenuti congruenti con i criteri che sono stati individuati e stabiliti dal Comitato stesso e recepiti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 247 del dicembre 2015. Per la maggioranza dei progetti sono stati richiesti ulteriori approfondimenti relativi in particolare alle voci di spesa, ai risultati attesi e alle eventuali modalità di coinvolgimento delle realtà sociali. Il Comitato proseguirà quindi nel suo lavoro di valutazione per poter comunicare il prima possibile alla Giunta regionale le sue valutazioni in merito, anche grazie alle precisazioni richieste alle due Province che verranno approfondite nella prossima riunione.

E’ importante ricordare che, per legge, l’utilizzo delle risorse da parte delle due Province può essere effettuato solamente sulla base di una deliberazione della Giunta regionale. La legge regionale 7/2016 (assestamento di bilancio) assegna alle due Province le risorse presenti nel Fondo in ragione delle nuove norme in materia di finanza pubblica, ma impone che la Giunta debba sentire il Comitato per una verifica preliminare dei progetti finanziabili e coerenti con le finalità per cui è stato istituito il Fondo. Pertanto, seppure il ruolo del Comitato dei Garanti sia di tipo consultivo, la valutazione dello stesso assume un ruolo centrale e apre alla concreta possibilità di correggere eventuali incongruenze riscontrate in fase di verifica. Oltre al lavoro di valutazione, al Comitato spetta inoltre un ruolo di verifica e monitoraggio. Per questo a breve sarà elaborato un documento di indirizzo rispetto alle modalità con cui le due Province autonome dovranno rendicontare gli interventi messi in campo.

I componenti del Comitato hanno condiviso il rammarico di non poter più contare sulla presenza dei rappresentanti della Caritas diocesana di Trento e di Bolzano, anche perché, se c’era luogo dove esprimere il proprio dissenso o disappunto, questo era proprio il Comitato. L’assessora regionale Violetta Plotegher ringrazia entrambe le Caritas per il contributo dato, sia nella fase di definizione delle finalità, dell’iter, dei criteri e delle priorità ai fini del riparto del fondo, sia per le forti sollecitazioni contenute nella lettera di dimissioni che il Comitato ha fatto proprie. 

USP