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Forum energia: verso una politica comune nell'arco alpino
Sulle strategie delle Regioni alpine sono intervenuti oggi a Bolzano l'assessore provinciale Richard Theiner e i partecipanti al Forum energia nell'arco alpino.
All'edizione 2016 del Forum energia nell'arco alpino è dedicata l'intera giornata all'EURAC di Bolzano, organizzata dal Dipartimento provinciale sviluppo del territorio, ambiente e energia assieme al Forum europeo di Alpbach. La manifestazione si collega all’edizione 2014 del Forum energia nell’arco alpino, tenuta a Monaco, nella quale sono stati sviluppati i primi elementi per costruire una visione dell’energia nelle Alpi per il 2030. Come bacino principale di energia dell'Europa centrale, le Alpi offrono da un lato buoni presupposti di sviluppo, dall’altro sono uno spazio sensibile particolare. L’arco alpino ha il potenziale, sia come produttore che come distributore, per giocare in futuro un ruolo decisivo nelle energie rinnovabili. "Per fare questo, però, diventa indispensabile una strategia congiunta tra tutti gli attori. Le Regioni sono chiamate ad assumere una specifica responsabilità e avranno un compito chiave nel nuovo scenario energetico europeo", ha detto l'assessore Theiner.
Per ridurre il riscaldamento globale entro limiti accettabili, bisogna allontanarsi il più possibile dall’energia fossile entro il 2050: "Non c’è alternativa alla massiccia riduzione del consumo di energia, a un incremento dell’efficienza energetica e a un potenziamento delle fonti di energia rinnovabile", ha aggiunto Theiner. Rispetto ad altre aree, nell’arco alpino gli obiettivi UE sul clima e sull’energia vanno ancor più bilanciati con diversi ambiti: l’ambiente e la tutela della natura, la gestione delle zone di pericolo, lo sviluppo del territorio e lo sviluppo regionale sostenibile nelle aree periferiche. Negli obiettivi del pacchetto per il clima varato dalla Provincia nel 2011, ha ricordato ancora Theiner, le emissioni annue pro-capite di CO2 in Alto Adige dovrebbero ridursi a 4 tonnellate entro il 2020 e a 1,5 tonnellate entro il 2050, mentre la quota di energia rinnovabile dovrebbe salire al 75% del totale consumato in Alto Adige entro il 2020 e al 90% entro il 2050.
L'Alto Adige conta oggi oltre 70 impianti di riscaldamento a biomassa e circa 50 aziende distributrici di energia elettrica, con diverse municipalizzate, le cooperative molto attive nelle aree periferiche e una grande azienda come Alperia, di proprietà pubblica, che assicura la fornitura soprattutto nelle aree centrali e densamente abitate. "Questo gioco di squadra tra grande e piccolo è un importante vantaggio per l'Alto Adige sul piano energetico ed economico. Con questo sistema di approvvigiornamento energetico la Provincia assicura un sensibile contributo alla tutela del clima e la compartecipazione della popolazione", ha osservato l'assessore.
Il presidente del Forum europeo di Alpbach Franz Fischler ha ricordato che il Forum vuole favorire un nuovo pensare comune delle Regioni alpine, che devono remare tutte assieme nella stessa direzione. "Serve una strategia comune", e il Forum vuole quindi chiamare ad un tavolo esperti, politici e imprenditori per sostenere lo scambio di informazioni e proposte. Il presidente del Consiglio di gestione di Alperia Spa, Wolfram Sparber, ha illustrato i possibili scenari futuri dal punto di vista imprenditoriale: i servizi energetici, l'efficienza, la produzione decentrata, l'e-mobilità, la banda larga, la collaborazione transfrontaliera nella trasmissione energetica. il direttore dell'Agenzia per l'ambiente Flavio Ruffini e Ulrich Santa, direttore dell'Agenzia CasaClima, hanno presentato la strategia sull'energia nell'EUSALP, una delle priorità di lavoro della macroregione alpina. Da venerdì 20 maggio i contenuti del Forum sull'energia 2016 a Bolzano sono disponibili online sul portale www.alpbach.org
pf