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La storia delle capre blu e dei maiali neri al Museo di Scienze (5 aprile)
Le razze tradizionali di animali nelle Alpi sono sempre più rare e a rischio di estinzione. Tuttavia la loro importanza per la biodiversità nell’area alpina è notevole. Lo spiega la conferenza dal titolo “La storia delle capre blu e dei maiali neri” in programma martedì 5 aprile, alle ore 20, al Museo di Scienze. Con Günther Jaritz, esperto di ecologia paesaggistica.
Gli animali domestici, da lavoro o da allevamento, hanno segnato profondamente il paesaggio culturale dell’arco alpino. In alcuni casi essi discendono da esemplari catturati anticamente in Medio Oriente e poi adattatisi alle particolari condizioni climatiche delle Alpi.
Attualmente le razze presenti in quest’area sono 131, spesso a rischio di estinzione e in grado di sopravvivere solo in ambienti che richiedono una gestione molto lontana dalle moderne tecniche di allevamento.
Proprio il valore culturale della biodiversità presente nei masi di montagna e nei fondovalle è al centro della conferenza con Günther Jaritz, esperto di ecologia paesaggistica, in programma
martedì 5 aprile,
alle ore 20,
al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige,
in via Bottai,1 a Bolzano.
Nella suo intervento, dal significativo titolo “La storia delle capre blu e dei maiali neri”, Jaritz porterà alcuni esempi di razze tradizionali – e rare – illustrando la loro importanza per la biodiversità e la conservazione del patrimonio genetico.
Specializzato nella gestione di zone protette, Günter Jaritz ha varato il progetto “Alpenrassen.at” per lo sviluppo di razze animali regionali ed è autore di un volume (2014) sulla storia degli animali rari da allevamento nelle Alpi. Gestisce tra l’altro un maso nella zona del Salzburger Pinzgau.
La conferenza si terrà in lingua tedesca. Ingresso libero.
Info: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web www.museonatura.it
Per saperne di più sui musei in Alto Adige: www.musei-altoadige.it
FG