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X Giornata dei musei altoatesini: musei tra cultura e dialogo
Circa 120 operatori museali provenienti da tutto l'Alto Adige si sono riuniti oggi, lunedì 21 marzo, al Messner Mountain Museum Firmian in occasione della X Giornata dei musei altoatesini, convegno specialistico annuale organizzato dalla Ripartizione Musei. Diversi gli interventi proposti all’insegna del tema “Musei tra cultura e dialogo”.
Promuovere lo sviluppo del panorama museale altoatesino, favorire il networking tra musei, fornire stimoli al loro lavoro, offrire un’occasione di formazione, confronto e scambio: questi gli obiettivi della X Giornata dei musei altoatesini, convegno specialistico annuale organizzato dalla Ripartizione Musei della Provincia autonoma di Bolzano che nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo, ha chiamato a raccolta al Messner Mountain Museum di Bolzano circa 120 operatori – anche volontari - di musei, collezioni e luoghi espositivi di tutto l’Alto Adige.
Titolo di questa edizione 2016 era “Reif für Kultur – Musei tra cultura e dialogo”. Oltre a proporre diverse relazioni specialistiche, l’incontro rappresenta anche per il mondo dei musei l’occasione di stilare un bilancio dell’anno da poco conclusosi e di gettare uno sguardo sui più importanti appuntamenti museali del 2016.
“Ai musei non spetta soltanto di custodire i tesori del passato”, ha sottolineato l’assessore provinciale ai Musei Florian Mussner nel suo saluto introduttivo, “essi assolvono anche un importante compito per la società, soprattutto per i giovani e le famiglie. Esso consiste nell’elaborazione dei temi che caratterizzano la vita di uomini e donne nel passato, nel presente e nel futuro creando le basi per una convivenza pacifica”.
Il convegno è entrato nel vivo con gli interventi principali, dedicati alla presentazione di due interessanti esperienze museali, entrambi all’insegna del dialogo e dell’apertura dei musei verso il territorio e chi lo abita: quella dei Messner Mountain Museum e quella del festival culturale "septimo" dei musei del Montafon (Vorarlberg, Austria).
Magdalena Messner, coordinatrice dei Messner Mountain Museum e figlia del fondatore Reinhold, ha così illustrato le specificità dei sei musei che gestisce, sparsi in tutto l’Alto Adige: sei luoghi particolari, sui quali si collocano sei strutture con sei diverse esposizioni che offrono altrettante esperienze. “Dall’alpinismo al ghiaccio, ai popoli alpini, i sei Messner Mountain Museum sono dedicati ciascuno a un aspetto particolare del tema montagna. In un anno realizzano circa 180.000 ingressi,” ha spiegato, “e sono gestiti esclusivamente con mezzi propri da un team di 20 persone.”
Michael Kasper, direttore d’area scientifico-culturale del consorzio dei Comuni del Montafon, ha illustrato l’innovativo festival “septimo” (“September in Montafon”, “settembre nel Montafon”) da lui coordinato da cinque anni. Il successo del festival mostra come siano possibili strategie per collegare i musei al loro contesto culturale. In questo senso, il festival offre sguardi dietro le quinte dei musei, del paesaggio, dell’architettura, della ricerca. “Con circa 30-50 manifestazioni in tutto il mese di settembre - tra esse escursioni, visite guidate, pomeriggi per bambini, letture, musica, conferenze, corsi e altro - ‘septimo’ è in grado di interessare al paesaggio culturale del Montafon mediamente 11.500 partecipanti appartenenti a diversi pubblici,” ha sottolineato.
FG