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Processionaria in espansione in seguito a stagioni eccezionalmente asciutte
Il fenomeno di espansione della processionaria in Val Venosta sembra sia legato alle stagioni estiva e autunnale 2015, particolarmente asciutte, come comunica l'Ispettorato forestale di Silandro. Ne sono colpite le pinete.
Attualmente, informa l'Ispettorato forestale di Silandro, si registra una forte presenza della processionaria su una superficie più estesa rispetto allo scorso anno (dai 480 ettari a 560 ettari) nelle zone di sua competenza. Il Servizio forestale, che segue costantemente l'evolversi della malattia, sostiene che il fenomeno di espansione sia legato alle stagioni estiva e autunnale 2015 particolarmente asciutte. Le condizioni meteorologiche invernali hanno, infatti, favorito lo sviluppo delle larve.
Le zone particolarmente colpite da infestazione di processionaria sono le superfici boscate a pino nero nei pressi di Spondinga, tra Silandro e Vezzano, come comunicano il direttore e vicedirettore Mario Broll e Georg Pircher. Ne sono interessate, seppur in modo meno evidente, aree nei pressi di Oris e Coldrano nonché zone boscate a pino bianco tra Prato allo Stelvio e Stelvio. Una forte presenza della processionaria si era registrata anche tra il 2009 ed il 2010, mentre negli anni successivi era rimasta a livelli contenuti.
La processionaria del pino è un lepidottero i cui bruchi vivono su diverse specie di pino, delle quali divorano gli aghi. Alla fine dell'inverno abbandonano i nidi con tipiche "processioni" alla ricerca di cibo. Il contatto dell'uomo con le setole urticanti della processionaria del pino può provocare reazioni allergiche sgradevoli e parzialmente pericolose: irritazioni della cute, prurito, infiammazione degli occhi e della mucosa, malanni asmatici, febbre.
Dal 1996 in val Venosta, la Provincia quale contromisura attua il progetto che trasforma i popolamenti di pino nero in boschi misti con latifoglie conifere stabili e resistenti nel lungo periodo. Verso la fine dell’inverno si valuterà, inoltre, dopo attente osservazioni, se saranno necessari interventi ulteriori a tutela della salute umana.
SA