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Appalti e direttive UE discussi da esperti e politici

Palazzo Widmann gremito oggi (16 ottobre) da politici, esperti, professionisti e funzionari amministrativi per il dibattito sul recepimento delle direttive UE in materia di appalti e contratti pubblici. Il convegno, promosso a Bolzano dalla Segreteria generale della Provincia, è stato aperto dal presidente Arno Kompatscher che ha illustrato il nuovo ddl provinciale sugli appalti.

Il presidente Kompatscher e i relatori al convegno sugli appalti pubblici (Foto USP/rm)

Lo scorso anno sono entrate in vigore tre linee guida europee riguardanti il sistema degli appalti e contratti pubblici. Con la direttiva 2014/24/EU Bruxelles ha aperto anche all'Alto Adige la strada per una regolamentazione propria e la Provincia ha elaborato un disegno di legge organico nel quale recepire le nuove direttive europee. Il tema è stato approfondito nel convegno svoltosi a Palazzo Widmann, cui hanno preso parte oltre 150 tra politici, esperti, professionisti, giuristi e funzionari amministrativi.

Grande l'interesse per ascoltare i relatori di peso: i vari aspetti legati al recepimento in Italia e in Alto Adige delle direttive UE in materia di contratti pubblici sono stati infatti approfonditi da Michele Corradini (Consigliere di Stato, Presidenza Autorità Nazionale Anticorruzione), Pierluigi Mantini (Politecnico di Milano, Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa) e Bernadette Veca (Direttrice generale della regolazione dei contratti pubblici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). I tre relatori sono anche componenti della Commissione governativa per il recepimento delle direttive europee in materia di appalti e concessioni.

Dopo il saluto del segretario generale della Provincia Eros Magnago, il convegno è stato aperto dall'intervento del presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha sintetizzato gli obiettivi del nuovo ddl provinciale: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle direttive europee anche con soluzioni innovative, accelerare verso la completa digitalizzazione delle procedure, valorizzare i criteri di qualità, introdurre una serie di semplificazioni burocratiche per rendere più flessibile l'iter di aggiudicazione e dare maggiore certezza del diritto." Il risultato, ha aggiunto il Presidente, è frutto anche del processo partecipativo e del dialogo con le parti interessate attraverso oltre 70 incontri preparatori.

pf

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