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Barometro linguistico 2014: i dati dello studio ASTAT su uso della lingua

"Barometro linguistico dell'Alto Adige" è il titolo della rilevazione dell'ASTAT che fa il punto su identità linguistica e uso della lingua in Alto Adige. I principali dati dello studio 2014, tra cui le conoscenze linguistiche attuali e il loro utilizzo nel quotidiano, l'esame di bilinguismo e trilinguismo, sono stati presentati oggi (30 settembre) a Bolzano.

L'assessora Deeg e i relatori alla presentazione dello studio ASTAT (Foto USP/Leiter)

Il "Barometro linguistico dell'Alto Adige" è la rilevazione condotta periodicamente dall'ASTAT per fare il punto su identità linguistica e uso della lingua in Alto Adige. I risultati dell'indagine relativa al 2014, condotta su un campione di circa 3mila interpellati, sono stati illustrati nel Palazzo provinciale 12 dai responsabili dell'Istituto provinciale di statistica. "Questi dati rappresentano, come dice il titolo, un barometro importante anche per orientare le scelte politiche e della Pubblica amministrazione nel nostro territorio", ha osservato l'assessora provinciale Waltraud Deeg nel suo saluto. L'assessora ha ricordato che "l'ambiente plurilingue in cui viviamo è un grande vantaggio, un valore aggiunto che dobbiamo essere in grado di sfruttare e promuovere il più possibile, e il barometro linguistico ci aiuta anche a capire dove e come possiamo intervenire per migliorare ulteriormente."

Dallo studio emerge che le competenze linguistiche degli altoatesini sono nel complesso molto buone: dal 2004 le competenze linguistiche sono migliorate notevolmente e nel confronto europeo l'Alto Adige è in una posizione privilegiata. Tra gli aspetti evidenziati dall'indagine, il fatto che soprattutto le giovani generazioni e le persone con maggiore livello di istruzione padroneggiano generalmente 3 o più lingue e che la seconda lingua generalmente viene considerata in modo positivo (l'80% degli altoatesini considera il plurilinguismo della Provincia come un arricchimento). Due terzi degli altoatesini sono anche a favore dell'attestato di bilinguismo, perché considerano che essere bilingui sia un servizio prezioso per il cittadino.

Tra le varie misure proposte per migliore l'apprendimento linguistico, quella che trova il maggior consenso tra gli altoatesini è l'insegnamento precoce della seconda lingua nel sistema scolastico. Con differenze riscontrabili in base alla madrelingua dei cittadini: per quelli di lingua italiana la misura principale è l'introduzione dell'insegnamento precoce della seconda lingua, mentre quelli di lingua tedesca preferiscono l'introduzione di più scambi tra i vari istituti scolastici di lingua diversa. I ladini invece sono più a favore dell'insegnamento di alcune materie nella seconda lingua. Alla presentazione sono intervenuti come relatori la direttrice dell'ASTAT Johanna Plasinger, i collaboratori scientifici dell'Istituto e il sociologo Max Haller dell'Università di Graz.

In allegato: i principali risultati dello studio ASTAT

Immagini presentazione ASTAT - http://we.tl/E0uCYGFYe8

Intervista assessora Deeg - http://we.tl/QrMe3EpoA8

Intervista Gosetti - http://we.tl/gLSJ2syw7Y

Intervista Lombardo - http://we.tl/y4HmiiKXwc

Intervista Plasinger - http://we.tl/EwZeahR36t

Intervista Haller - http://we.tl/9lDJNY9W1Y

FILE MP3 (solo audio) - http://we.tl/xqyzm2LeDm



 

 

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