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Incontro speciale per la prima riunione della Consulta giovani italiana

L'assessore provinciale Christian Tommasini ed il VicePrefetto Vicario Francesca De Carlini incontrano la nuova Consulta Giovani in occasione della prima serata dello spettacolo con Simone Cristicchi "Magazzino 18".

Incontro speciale per la prima riunione della Consulta giovani italiana

Prima riunione di rilievo quella della nuova Consulta giovani italiana dopo la nomina: l'incontro con il VicePrefetto Vicario Francesca De Carlini ed il vicepresidente della Provincia e assessore provinciale all'istruzione, cultura, giovani e formazione in lingua italiana, Christian Tommasini, poco prima di un'occasione importante, quale la prima dello spettacolo "Magazzino 18" con Simone Cristicchi. All'incontro erano presenti anche il presidente e il direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Giovanni Salghetti Drioli e Marco Bernardi.

La dottoressa De Carlini salutando i giovani della Consulta, ha sottolineato quanto lo spettacolo riporti una pagina importante e dolorosa della storia nazionale italiana che, a partire dal 2004, viene finalmente commemorata con apposita legge, il giorno 10 febbraio. In questo giorno si commemorano, infatti, gli esuli giuliano-dalmati e le vittime delle foibe.

Da parte sua l'assessore Tommasini ha ricordato quanto sia importante ricordare e continuare a tenere alta l'attenzione civile: "l'uso della memoria attiva attraverso le storie di coloro che hanno vissuto in prima persona la tragedia raccontata nello spettacolo ci obbliga a tenere sempre alta l'attenzione sulla nostra società e sulle sue dinamiche. Non solo per garantire la pace sociale del territorio, ma anche per essere cittadini piú consapevoli del nostro ruolo".

Lo spettacolo racconta di una pagina dolorosa della storia d'Italia, di una vicenda del Novecento complessa e mai abbastanza conosciuta. Con il trattato di pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. La "memoria" è affidata non a un imponente monumento, ma a tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità e per questo più vive ed emozionanti.

SA

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