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Theiner: tutelare le zone umide e la biodiversità
Si celebra lunedì 2 febbraio la Giornata mondiale delle zone umide, "un segnale positivo dell’attenzione verso questi preziosi ecosistemi, che vanno salvaguardati e tutelati da interventi esterni", sottolinea nell'occasione l’assessore provinciale all’ambiente Richard Theiner. IN Alto Adige sono state censite finora 715 zone umide.
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Le zone umide - come ad esempio torbiere, stagni e paludi, aree acquitrinose, zone naturali di acqua permanente - "sono habitat fondamentali per la salvaguardia del clima e della biodiversità, per questo vanno conservate nella loro consistenza, tutelate dagli interventi esterni e non intaccate", sottolinea l'assessore provinciale Theiner in occasione del 2 febbraio proclamata Giornata mondiale delle zone umide. Il laboratorio biologico provinciale ha censito e analizzato 715 zone umide in Alto Adige, ma molte aree di montagna restano ancora da studiare.
Le zone umide rappresentano l'habitat di flora e fauna particolari, con una vera miniera di specie animali e vegetali: ad esempio anfibi, libellule, granchi di fiume, lontre, nonché piante poco conosciute quali erioforo, drosera, sfagni, cannuccia di palude, carice, e naturalmente ninfee. Inoltre le zone umide contribuiscono, in quanto regolatrici del regime delle acque, alla mitigazione dei cambiamenti climatici. "Per proteggere questi preziosi ecosistemi serve l'impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini, e questa Giornata mondiale è un segnale importante e un primo passo per voler mantenere quelle superfici come effettivamente sono", conclude Theiner.
pf