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Dalla Giunta: ordinamento del personale, via libera alla riforma
Dopo l'accordo raggiunto durante la seduta di clausura, la Giunta provinciale ha dato oggi (13 gennaio) il via libera al nuovo ordinamento del personale provinciale. Quattro i pilastri della riforma: sinergia fra generazioni, retribuzioni eque legate a prestazioni e risultati, mobilità e flessibilità dei dipendenti, ruolo sociale della pubblica amministrazione.
"Con il via libera alla riforma dell'ordinamento del personale da parte della Giunta - ha sottolineato l'assessora Waltraud Deeg - viene portato avanti uno dei passaggi chiave del progetto "Innovazione amministrativa 2018". Il disegno di legge è frutto di un lungo percorso di dialogo con dirigenti, collaboratori e parti sociali, e punta ad adeguare la macchina amministrativa alla nuova realtà e agli sviluppi demografici, sociali, amministrativi e legislativi. L'obiettivo è quello di creare un'amministrazione moderna, snella, trasparente, responsabile, orientata ai bisogni dei cittadini ed efficiente".
Quattro i pilastri fondamentali attorno a cui ruota il nuovo ordinamento del personale. Il primo riguarda lo sviluppo di una sinergia fra generazioni, con la creazione di un mix fra l'esperienza di chi conosce da molti anni la "macchina" amministrativa, e gli impulsi provenienti dai più giovani sottoforma di nuove idee e nuovi stimoli. "Un traguardo da ottenere tramite il cosiddetto patto generazionale - ha aggiunto la Deeg - il collocamento a riposo di coloro che hanno raggiunto i limiti di età e la crescita dei tirocini estivi, i quali risultano sempre più apprezzati fra i giovani".
In futuro, inoltre, le retribuzioni dei dipendenti dovranno essere improntate a principi di maggiore equità tenendo conto delle prestazioni e dei risultati effettivamente raggiunti, mentre il terzo pilastro si chiama mobilità e flessibilità. "Un concetto che non deve essere letto come una minaccia - ha spiegato Waltraud Deeg - ma come un'opportunità per la crescita e lo sviluppo dei lavoratori. In ogni caso sono previste delle clausole di garanzia relative alla mobilità per i genitori con figli di età inferiore ai 3 anni, e per quelle persone che si occupano della cura di non autosufficienti".
Il quarto e ultimo pilastro, infine, è costituito dal ruolo sociale della Provincia. "Siamo il più grande datore di lavoro altoatesino - ha ricordato l'assessora - dunque dobbiamo avere un occhio di riguardo soprattutto per disabili e categorie disagiate. In quest'ottica si inquadra la scelta di offrire 40 posti di lavoro ulteriori, al di fuori della pianta organica provinciale". La riforma approvata dalla Giunta passerà ora al vaglio della Commissione legislativa, quindi il testo passerà in Consiglio provinciale per la discussione e l'approvazione definitiva.
mb