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Fine legislatura/1 Bizzo: "L'innovazione come motore della crescita"
Puntare con coraggio sull'innovazione, "motore della crescita e strumento per uscire più forti dalla crisi". Questo il messaggio lanciato dall'assessore Roberto Bizzo nel colloquio di fine legislatura con i media. Progetto chiave per il futuro resta il Parco Tecnologico, volano per raggiungere entro il 2020 l'obiettivo di investire il 2% del PIL in ricerca e sviluppo.
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In quella che tra qualche mese diventerà la "casa" del Parco Tecnologico, ovvero l'ex Alumix, l'assessore Roberto Bizzo ha inaugurato questa mattina (25 luglio) i colloqui di fine legislatura, incontri con i media per fare il punto della situazione sulle misure portate a termine in questi anni e sugli obiettivi per il futuro. Tra gli argomenti prioritari della Giunta provinciale c'è naturalmente l'innovazione che, secondo Bizzo, "dovrà valorizzare i punti di forza della nostra economia, consentendoci di riprendere a correre più veloce degli altri quando la crisi economica sarà terminata".
Il direttore della Ripartizione innovazione Maurizio Bergamini ha sottolineato i principali risultati raggiunti in questi anni, con i contributi alle imprese passati da 17 a 20 milioni tra il 2010 e il 2013, la riduzione da 8 a 4 mesi dei tempi di attesa per la valutazione delle domande, e i 66 progetti di ricerca e sviluppo "figli" dei bandi portati avanti dalla Provincia. "Tanto è stato fatto - ha spiegato l'assessore Bizzo - ma ci poniamo obiettivi ambiziosi. Se negli ultimi 5 anni sono state 650 le aziende che hanno fatto progetti di ricerca e sviluppo, vogliamo che nel prossimo quinquennio si arrivi a quota 1.000. Vogliamo portare la percentuale di PIL investito in ricerca e sviluppo al 2% entro il 2020, con un aumento dello 0,2% ogni anno che richiederà 35 milioni di investimenti pubblici e privati".
La struttura chiave per il salto di qualità, e di quantità, si chiama ovviamente Parco Tecnologico, la cui apertura è prevista per il 2015. "Il Parco nasce per mettere in rete le aziende e gli istituti di ricerca - ha commentato Bizzo - e avrà grandi e positive ricadute su tutto il territorio". Lo scenario medio stimato dal Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung di Berlino parla di 1.300 persone occupate direttamente nel Parco entro il 2020 e un totale di 3.800 posti di lavoro generati, indotto compreso. "Puntiamo ad avere 160 imprese insediate nel giro di 5 anni - ha concluso Bizzo - un obiettivo realistico se pensiamo che 60 aziende arriveranno dal TIS, e che altre 20 hanno già inviato una lettera di intenti. Tutto ciò senza aver ancora iniziato l'attività di marketing".
mb