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Risparmi nel pubblico impiego: avvicinamento delle posizioni
Si è registrato un avvicinamento delle posizioni della Giunta provinciale e dei dipendenti del settore pubblico nell'incontro di oggi (11 dicembre) a Bolzano tra gli assessori Thomas Widmann, Roberto Bizzo e Christian Tommasini e i rappresentanti sindacali. I risparmi sono possibili e necessari, ma non vanno attuati prioritariamente nel settore del personale.
Al centro dell'incontro tra i rappresentanti del pubblico impiego e della Giunta provinciale, organizzato su iniziativa dell'assessore al personale Thomas Widmann, c'era l'articolo della legge finanziaria 2013 che prevede la necessaria revisione della spesa nell'amministrazione. "Aggiorneremo l'articolo del ddl sulla base dei risultati dell'odierno colloquio", riferisce Widmann al termine. Verrà chiarito che i risparmi non dovranno riguardare prioritariamente il settore del personale, "ma che invece saranno ripartiti tra i costi generali di amministrazione", spiega Widmann. In concreto: gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso la riorganizzazione dell'amministrazione e dei singoli servizi in tutti i settori.
Nell'incontro si è concordato inoltre di coinvolgere i sindacati nell'elaborazione delle misure di riorganizzazione amministrativa, "per poter contare anche sull'esperienza dei rappresentanti del personale nel processo organizzativo e per poter esaminare le loro proposte in tema di riduzione della burocrazia e di gestione dei servizi", aggiunge l'assessore. Ci si ritroverà già a inizio 2013 per discutere le prime misure concrete e cercare di raggiungere un accordo con i sindacati. "In tal modo si potrebbero attuare tali interventi già nelle prime settimane del nuovo anno", osserva Widmann.
Per definire il grosso delle misure di revisione della spesa pubblica ci sarà invece più tempo rispetto a quanto previsto in origine: nel vertice odierno si è convenuto che i provvedimenti di risparmio non saranno avviati entro maggio prossimo, come proposto nella prima bozza di legge, bensì entro il 2013. E anche il riferimento a una possibile modifica dei diritti fissati contrattualmente verrà stralciato dalla bozza del testo di legge.
pf