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Dalla Giunta: caserme per i nuovi profughi in arrivo in Alto Adige
Sono 125 i profughi nord-africani già arrivati in Alto Adige, ma altri, pur nella massima incertezza riguardo i numeri, sono attesi nelle prossime settimane. Per affrontare l'emergenza, la Giunta provinciale ha deciso che verranno messe a disposizione alcune caserme dislocate su tutto il territorio, a partire da quella di Silandro.
Secondo l'accordo raggiunto fra Stato e Regioni, che assegna ad ogni ente locale una quota di profughi a seconda della consistenza numerica della popolazione locale, la Provincia di Bolzano deve accogliere lo 0,9% dei nord-africani che sbarcano lungo le coste dell'Italia meridionale. Sino ad oggi sono 125 i profughi ospitati in Alto Adige, suddivisi tra Bolzano e Merano, ma i posti a disposizione nelle strutture attuali sono ormai agli sgoccioli. "Il problema - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - è che non c'è alcuna certezza riguardo le cifre: in concreto non sappiamo quanti profughi possano esserci assegnati nelle prossime settimane".
In ogni caso, la Giunta provinciale ha deciso di non farsi trovare impreparata, e ha deliberato di mettere a disposizione alcune caserme non più utilizzate e che necessitano di lavori minimi per essere adeguate ad ospitare i profughi. "Non vogliamo concentrarli tutti in un unico posto - ha precisato - perchè si correrebbe il rischio di avere problemi con la popolazione locale. Sicuramente la prima caserma che metteremo a disposizione sarà quella di Silandro, seguita da quelle di Naz-Sciaves e di Brennero". Un altro punto affrontato oggi (27 giugno) dalla Giunta provinciale riguardo la questione-immigrati è quello del loro impiego durante il periodo di permanenza in Alto Adige.
"Lo status di profughi - ha spiegato Durnwalder - impedisce loro di cercare un'occupazione, ma noi la consideriamo una misura priva di senso. Per questo motivo abbiamo pensato di far svolgere loro i piccoli lavori di manutenzione delle strutture che li ospitano, dalla cucina, alla pulizia, al giardinaggio. Inoltre stiamo valutando l'ipotesi di allestire corsi di formazione professionale e corsi di lingua italiana e tedesca".
mb
Il Presidente Durnwalder sul probabile arrivo di nuovi profughi
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