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Dalla Giunta: proroga di 5 anni per i piani delle zone di pericolo

La Giunta provinciale ha concesso ai comuni una proroga di 5 anni per l'elaborazione dei piani per le zone di pericolo. Lo ha annunciato oggi (20 giugno) il presidente Luis Durnwalder, spiegando che "il Consorzio dei Comuni dovrà presentare al più presto una lista dei comuni considerati prioritari sulla base dell'effettivo livello di rischio idrogeologico".

Una direttiva dell'Unione Europea obbliga tutti i comuni a dotarsi di una mappatura delle zone considerate a rischio dal punto di vista idrogeologico, i cosiddetti piani di pericolo. La scadenza di fine 2011 fissata dalla Giunta provinciale non potrà essere rispettata per una serie di motivi e, dopo una serie di colloqui con il Consorzio dei Comuni (puntavano ad una proroga di sette anni, la Provincia ne metteva sul piatto due), è stata trovata una soluzione di compromesso. "Non c'erano le basi dal punto di vista tecnico e finanziario per terminare le operazioni nei termini stabiliti", ha spiegato Durnwalder, facendo riferimento da un lato alla carenza di esperti, e dall'altro ai contributi provinciali che avrebbero dovuto coprire una quota dei costi compresa fra il 30% e il 50% del totale.

Alla fine, dunque, la Giunta ha deciso di concedere a tutti i comuni altoatesini una proroga di 5 anni. "Naturalmente vogliamo venire incontro alle esigenze delle singole amministrazioni - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e inoltre è nel nostro stesso interesse che i comuni elaborino dei piani delle zone di pericolo il più possibile completi e dettagliati". La scelta dell'esecutivo provinciale, però, è legata ad una condizione. "Il Consorzio dei Comuni - ha spiegato Durnwalder - dovrà fornirci una lista dei comuni considerati prioritari sulla base dell'effettivo livello di rischio idrogeologico". La norma che introduce la proroga quinquennale sarà inserita in una delle leggi attualmente in discussione presso il Consiglio provinciale.

mb