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Codice etico dell'IPES, Tommasini: "Più trasparenza ed efficienza"

Approvato dal consiglio di amministrazione il 31 maggio, sarà operativo a partire dal 1° luglio il nuovo codice etico dell'IPES. "Si tratta di un passaggio importante del processo di riorganizzazione dell'istituto - ha sottolineato l'assessore Christian Tommasini - in grado di dare maggiore trasparenza ed efficienza sia alla gestione interna che ai rapporti con l'esterno".

Nuovo codice etico: l'assessore Christian Tommasini con il presidente IPES Pfitscher

Con circa 13mila alloggi gestiti su tutto il territorio provinciale (diventeranno 15mila con il completamento del programma 2011-2015), l'IPES è una delle più grandi "aziende" altoatesine. Nei mesi scorsi la Giunta provinciale aveva dato indicazioni piuttosto precise sulla riorganizzazione dell'istituto per l'edilizia sociale, e uno dei primi passi di questo processo è rappresentato dal nuovo codice etico presentato questa mattina (16 giugno) nel corso di una conferenza stampa. "Uno strumento fondamentale - ha spiegato Tommasini - per regolamentare doveri e responsabilità non solo dei dipendenti, dei dirigenti e degli amministratori dell'IPES, ma anche delle imprese e di tutti quei cittadini che vengono in contatto con l'istituto".

Il codice etico, approvato dal CdA lo scorso 31 maggio, fissa le linee guida e i criteri di condotta che i dipendenti dovranno osservare per garantire efficienza, efficacia e trasparenza alle attività dell'istituto rispettando i principi di correttezza e integrità. In concreto, i collaboratori dovranno comunicare ai propri superiori eventuali conflitti di interesse, si asterranno dalle decisioni riguardanti parenti entro il secondo grado e conviventi, non potranno stipulare contratti con aziende di proprietà di questi ultimi, non potranno approfittare di affari nello svolgimento delle proprie funzioni e non potranno accettare regalie da imprese e cittadini in rapporti con l'IPES. Il mancato rispetto di queste indicazioni prevede l'avvio di procedimenti disciplinari fino a raggiungere nei casi più gravi il licenziamento.

Ma il codice etico non riguarderà solo le attività interne all'istituto. "Lo dovranno sottoscrivere anche tutte le imprese che in futuro vorranno avere rapporti con l'istituto", ha infatti aggiunto l'assessore all'edilizia abitativa Christian Tommasini. Le aziende non potranno influenzare in alcun modo chi prende decisioni per conto dell'IPES, e dovranno segnalare qualsiasi tentativo di irregolarità. La violazione delle disposizioni presenti all'interno del codice comporta l'esclusione dalle gare e l'annullamento di eventuali contratti.

"I prossimi passaggi di questo percorso riorganizzativo - hanno aggiunto il presidente dell'IPES Konrad Pfitscher e il vice Renzo Caramaschi - consisteranno nella realizzazione della carta dei servizi, che comprende anche l'informatizzazione dello sportello reclami, e nella certificazione ISO per la Ripartizione tecnica". Sul codice etico, Pfitscher e Caramaschi hanno sottolineato che si è trattato di "un'opera portata a termine da un gruppo di lavoro che ha coinvolto collaboratori e sindacati, un'importante presa di coscienza da parte di dipendenti e imprese sui comportamenti da osservare".

mb

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