Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder sulla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II

"Con Papa Giovanni Paolo II scompare una personalità straordinaria, che ha saputo smuovere la coscienza sociale e la cui azione resterà viva nel tempo", il presidente della Provincia Luis Durnwalder esprime - a nome della Giunta provinciale, suo personale e della popolazione altoatesina - il cordoglio per la morte del pontefice. Durnwalder ricorda i vari incontri avuti con il pontefice e l’evento della visita a Pietralba nel 1988. Di seguito il ricordo del presidente Durnwalder.

Il presidente Durnwalder in una foto d'archivio con Giovanni Paolo II e il vescovo Egger
"La storia del XX secolo non può essere letta senza tener conto della presenza e dell’agire di Giovanni Paolo II, della sua autorità morale e della sua lucidità. Nei 27 anni di pontificato il Capo della Chiesa cattolica ha parlato senza timore, si è opposto ai regimi totalitari, ha difeso la libertà, ha abbattuto i muri ideologici e materiali, si è rivolto al mondo predicando la speranza ed insegnando ad affrontare con fiducia le avversità. Sono stati anni pieni, segnati in maniera inconfondibile dalla sua presenza e dal suo modo di essere, anni di gioie e dolori.

La sua azione pastorale ma anche diplomatica, il suo viaggiare che ne ha evidenziato la dimensione ecumenica, sono stati sempre accompagnati dall’impegno di Giovanni Paolo II per creare un clima di dialogo tra le varie religioni e i vari popoli, per cercare soluzioni di pace. Del Papa ricordiamo anche l’allarme, ripetutamente lanciato, sui gravi squilibri economici e sociali, l’affermazione della dignità della persona, la difesa dei diritti umani.

Ho avuto alcune volte il privilegio di incontrare Giovanni Paolo II. Di ogni colloquio conservo una duratura e profonda impressione della forza interiore del Papa, delle sue convinzioni, della sua capacità insuperabile di parlare alle persone. E ricordo le parole di grande considerazione e simpatia che ha avuto per l’Alto Adige e per la sua popolazione. Non possiamo dimenticare l’entusiasmo che, il 17 luglio 1988, ha contagiato migliaia di pellegrini giunti a Pietralba per incontrare Giovanni Paolo II in visita in Alto Adige. Si è trattato di un evento per la Chiesa locale ma non solo: nel suo saluto – che pronunciò in italiano, tedesco e ladino – il Papa lodò la pacifica convivenza dei tre gruppi linguistici in Alto Adige e ribadì l’invito al rispetto delle diverse identità culturali e linguistiche. E si confermò uomo della montagna, amava le Dolomiti e le Alpi.

In questo momento di lutto che coinvolge tantissime persone anche in Alto Adige, vogliamo dire grazie a Giovanni Paolo II, che abbiamo sentito sempre vicino alla nostra terra e ancor più dopo il suo ultimo grande regalo alla Chiesa locale, la proclamazione a santo di padre Josef Freinademetz il 5 ottobre 2003."

Luis Durnwalder

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