News 2015
Tavola rotonda sui problemi delle persone affette da sindrome di demenza
Si è concluso oggi, con una tavola rotonda, il corso di specializzazione per gli operatori che lavorano con le persone affette da problemi di demenza, organizzato dalla scuola provinciale per le professioni sociali. I partecipanti hanno avuto la possibilità di ascoltare i maggiori esperti italiani della materia, e di visitare alcune strutture, sia in Italia che all’estero, considerate Centri d’eccellenza per l’assistenza e la cura alle persone con demenza.
Il corso, che aveva lo scopo di far aumentare le conoscenze e le competenze degli operatori, ha avuto la durata di un anno. Alla tavola rotonda, che aveva come tema la situazione dei servizi locali, hanno partecipato l’assessora Luisa Gnecchi, il direttore dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano Bruno Marcato, il direttore dell’ufficio anziani e distretti sociali della Provincia Paul Zingerle, il medico geriatra Albert March, il direttore della casa di riposo “Villa Armonia” Carlo Alberto Librera, e i rappresentanti dell’associazione "Alzheimer" Loris Alberghini e Silvestro Perugini. I lavori sono stati coordinati da. Peter Litturi.La demenza è costituita da una miscela composta da amnesia, aprassia (non riuscire più ad utilizzare mani e piedi e compiere i movimenti più semplici della vita quotidiana), agnosia (non riuscire più a riconoscere alcuna cosa e neppure le persone), e afasia (non parlare più e non riuscire più a dire le cose che si vorrebbero dire). Anche se non vi é un rapporto diretto tra invecchiamento e demenza, il dato epidemiologico parla di circa il 10% degli ultra sessantacinquenni affetto da tale sindrome, con variazioni in percentuale che vanno dall'1% dei sessantenni, a circa il 40% della fascia d'età compresa tra gli 85 e i 94 anni. In Italia la demenza colpisce ogni anno circa l'1,2% della popolazione ultra sessantacinquenne, con un progressivo aumento del tasso di incidenza con l'età. Proiettando questi dati sulla popolazione italiana, ogni anno sono 96.000 i nuovi casi di demenza.
Al pari di altre Regioni o Provincie, anche l'Alto Adige si troverà sempre più a dover fare i conti con anziani affetti da sindrome demenziale. Attualmente le persone ultrasessantacinquenni presenti in provincia sono circa 77mila, e, secondo i dati ufficiali, quelle affette da demenza di tipo Alzheimer sono 2.400, 360 delle quali nella sola città di Bolzano. Considerando che la sindrome di Alzheimer costituisce più del 50% delle demenze, si può stimare che siano circa 4mila le persone dementi in provincia di Bolzano, di cui 600 residenti nel capoluogo.
Recenti ricerche mostrano come circa l'80% dei malati vive in famiglia, e ciò richiede un impegno fisico, economico, affettivo e psicologico totale e sfibrante. Nel corso della tavola rotonda è emerso come sia necessario che la famiglia venga aiutata con un supporto sociale e assistenziale efficiente. Diventa, quindi, indispensabile poter contare su operatori professionalmente preparati, su servizi e strutture sempre piú qualificate, su una qualitá del lavoro attenta sia agli aspetti assistenziali e di cura alle persone, che agli aspetti relazionali e di rispetto di tutti gli attori coinvolti (operatori, pazienti, famiglie). La comunità, e soprattutto coloro che erogano le prestazioni socio-assistenziali, è stato detto nel corso della tavola rotonda, dovrebbero quindi acquisire gli strumenti necessari a garantire delle prestazioni che rispettino e valorizzino la complessità dell'essere anziano oggi. Le persone ed i servizi più attenti riconoscono alla formazione una funzione strategica per migliorare la qualità delle proprie azioni.
mb