Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L’ass. Gnecchi visita la SGS Hydrogen: “Sosteniamo la ricerca”

L’assessora all’Innovazione Luisa Gnecchi ha visitato oggi un’azienda del BIC che sviluppa tecnologie di utilizzo dell’idrogeno: “La Provincia sostiene le aziende che si occupano di ricerca e sperimentazione”.

L'ing. Andrea Tomasi mostra all'ass. Gnecchi una cella di stoccaggio dell'idrogeno
 

Il futuro delle aziende, anche in Alto Adige, è nelle nuove tecnologie e nella sperimentazione. La SGS Hydrogen, azienda che ha trovato accoglienza presso il BIC bolzanino, ha scelto la strada della ricerca nel campo dell’idrogeno, affrontando lo studio di tecnologie innovative per lo stoccaggio di questo gas. Come e perché, lo ha spiegato oggi l’amministratore delegato dell’azienda, Riccardo Reppucci, all’assessora provinciale all’Innovazione Luisa Gnecchi, che insieme al direttore di Ripartizione Maurizio Bergamini ha fatto visita alla sede della SGS. “L’utilizzo dell’idrogeno quale fonte di energia”, ha spiegato Reppucci, “è ormai consolidato. Il problema è l’immagazzinamento del gas, che richiede attualmente contenitori troppo grandi e pesanti”. “La SGS Hydrogen”, hanno illustrato gli ingegneri Tomasi e Menapace, che curano il progetto di ricerca presso la SGS, “sta sviluppando sistemi innovativi per contenere l’idrogeno, in modo tale da renderlo disponibile come fonte di energia in modo semplice ed economico”. La ricerca verte su serbatoi ad idruri metallici e sistemi a celle a combustibile (fuel cells).

Al fine migliorare la ricerca e di garantire sbocchi pratici, l’azienda nata a Cavalese ha avviato collaborazioni con numerosi partners, fra i quali la Provincia autonoma di Bolzano, ed in particolare l’APPA, Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente: la produzione di energia dall’idrogeno è infatti un sistema non inquinante. Osservate con interesse da partners europei e statunitensi, le soluzioni ideate dalla SGS Hydrogen vengono già sperimentate con successo: proprio in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano, infatti, è stato realizzato un impianto ad idrogeno per rifornire di energia il rifugio Radlsee, nel comune di Velturno, a 2.300 metri s.l.m.. Anche sulla base di questo intervento sarà possibile migliorare ulteriormente il livello tecnologico raggiunto, cercando di ridurre i costi.

L’utilizzo dell’idrogeno”, ha commentato la vicepresidente Gnecchi complimentandosi con il responsabile dell’azienda ed i giovani ricercatori, “ha numerosissime applicazioni: il fatto che un’azienda di dimensioni limitate, con sede in Alto Adige, sia in grado di porsi al vertice nella ricerca in questo campo dimostra che le nuove tecnologie offrono spazio anche alle piccole e medie imprese: è importante che le aziende altoatesine capiscano gli sbocchi che consente la ricerca, e ne facciano tesoro”. “L’Assessorato all’Innovazione”, ha quindi concluso l’assessora, “è disponibile ad offrire tutto il sostegno necessario, perché in questo modo si contribuisce alla crescita economica dell’intera provincia”.  

MC


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