Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Trattativa per il contratto dei medici di medicina generale

Un maggiore coinvolgimento dei medici di base nelle campagne di prevenzione della Provincia, un miglioramento della loro reperibilità, un compenso orientato alle prestazioni effettive: sono i punti qualificanti delle proposte sul nuovo contratto dei medici di base presentate oggi (lunedì 28) a Bolzano dalla Provincia ai rappresentanti dei sindacati altoatesini dei medici di medicina generale.

I funzionari dell’Assessorato provinciale alla Sanità e i responsabili delle Aziende sanitarie si sono incontrati oggi con una delegazione dei sindacati altoatesini dei medici di medicina generale: Fabio Tobaldin e Walter Clementi per i sindacati confederali, Luigi Rubino, Domenico Bossio e Peter von Sontagh per la FIMMG.

Le proposte della parte pubblica riguardano sia la valorizzazione del profilo professionale del medico che le misure per il miglioramento dell’assistenza sanitaria di base ai cittadini. Il medico di base dovrà attivarsi su progetti di prevenzione in materia di movimento o alimentazione, dovrà erogare direttamente alcune prestazioni (medicazioni, sutura di ferite superficiali, togliere i punti) e mantenere orari di apertura al pubblico che vadano incontro alle esigenze dei pazienti. Intenzione dell’Assessorato provinciale è anche quella di favorire un miglioramento nella reperibilità del medico.
Per garantire maggiore accessibilità alle prestazioni mediche e venire incontro alle esigenze dei cittadini, la Provincia punta a incentivare ulteriormente la creazione di ambulatori associati, un progetto che prevede l’associazione di due o più medici (fino a un numero massimo di 6) in un unico ambulatorio che deve restare aperto almeno 4 ore al giorno, suddivise tra mattino e pomeriggio, con apertura serale fino alle 20 almeno 3 volte alla settimana.

La Provincia ritiene inoltre importante commisurare in misura maggiore lo stipendio del medico di base alle prestazioni effettivamente erogate, vale a dire tenendo conto degli obiettivi raggiunti, come per i medici ospedalieri. Le prestazioni essenziali di base erogate dal medico di medicina generale saranno definite con precisione per garantire una maggiore trasparenza al cittadino. Le prestazioni di base e quelle specialistiche saranno nettamente separate: i pazienti dovrebbero essere inviati allo specialista o nelle strutture specializzate solamente qualora necessario.

Alla delegazione sindacale è stato spiegato che la Provincia ravvisa l'esigenza di consolidare la risorsa del medico di base tramite un suo maggiore coinvolgimento nelle attività dei distretti sanitari e una maggiore collaborazione con le altre figure professionali. Il medico di base deve essere coinvolto nella cura domiciliare dei pazienti allettati e cooperare con il personale infermieristico e le altre figure professionali del distretto sanitario e sociale, soprattutto nei casi particolarmente complessi come pazienti terminali. Importante è anche la collaborazione con i medici specialisti dei reparti ospedalieri. Inoltre l'Assessorato propone l’attivazione di progetti - pilota per nuove forme di assistenza integrata (team territoriali) per garantire l’erogazione delle prestazioni di base e la continuità assistenziale, oltre ad una maggiore libertà nella scelta del medico curante e ad orari di apertura più estesi.

pf


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