Giornata dell’Autonomia 2014

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Rete delle regioni europee per decidere sugli Ogm: c'è anche l'Alto Adige

E' stata firmata oggi (venerdì 4) a Firenze la carta istitutiva della Rete delle Regioni europee "Ogm free": 20 regioni, tra cui l'Alto Adige, hanno formalizzato la collaborazione per la tutela dell'agricoltura tradizionale e della genuinità dei prodotti agroalimentari. "Questa Carta è la base di partenza della rete che dovrà rappresentare interessi comuni nelle sedi europee e garantire alle Regioni di poter decidere direttamente in materia di organismi geneticamente modificati", spiega l'assessore provinciale Hans Berger.

Venti regioni di Spagna, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Germania, Austria e Italia - ma è già certo che se ne aggiungeranno altre - hanno firmato oggi (venerdì 4) a Firenze la carta istitutiva della prima Rete delle Regioni europee "Ogm free", che formalizza i rapporti di collaborazione per la tutela dell'agricoltura tradizionale, della genuinità e della tipicità dei prodotti agroalimentari e che chiede a Bruxelles maggiore spazio decisionale alle Regioni in materia di organismi geneticamente modificati. Alla Carta aderische anche l'Alto Adige, assieme alla Toscana, l'Emilia Romagna, la Sardegna, le Marche, il Lazio. Sono presenti tra le altre anche l' Alta Austria, il Burgenland e la Stiria (Austria), Higlands e Island (Scozia) e il Galles, lo Schleswig-Holstein (Germania), l'Ile de France, la Bretagna, l'Aquitania, il Limousin (Francia) e i Paesi Baschi.

"Le Regioni sono dell'opinione - spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura Hans Berger - che debbano poter decidere direttamente in materia di ammissibilità della coltivazione transgenica e arrivare fino a dichiarare intere aree ogm free."
La Carta prevede tra l'altro la promozione di piani specifici a sostegno della coltivazione convenzionale e biologica, l'adozione di piani contro il rischio di contaminazione genetica a tutela di aree agricole a produzione di qualità certificata, "proprio per tutelare gli alti standard qualitivativi della nostra agricoltura e mantenere intatte anche in futuro le chances sul mercato agricolo", specifica Berger.

I rappresentanti delle Regioni si sono detti consapevoli delle grandi potenzialità di questa nuova frontiera scientifica, "ma abbiamo presente anche il livello di incertezza in relazione ai possibili rischi ambientali connessi all'apertura agli Ogm", precisa ancora Berger. In concreto si tratta ora, attraverso la neonata rete, di esercitare una mirata attività di lobbying a Bruxelles per veder attuato il principio della sussidiarietà anche in questo ambito. "Un primo passo sarà, nelle prossime settimane, l'incontro con i tre commissari UE competenti", aggiunge l'assessore Berger.

pf


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