Varie | 26.01.2005 | 12:27

Durnwalder incontra il nuovo questore: collaborazione tra ente pubblico e forze dell'ordine

Proseguire la collaborazione tra Provincia e Questura per snellire ulteriormente le procedure in materia di permessi di soggiorno e di lavoro, assicurare il bilinguismo in tutti gli aspetti del servizio con l'utenza, favorire la conoscenza della realtà locale: è l'intenzione espressa dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal nuovo questore di Bolzano Michele Capomacchia nell'incontro svoltosi oggi (mercoledì 26) a Palazzo Widmann.

Auguri di buon lavoro nella nuova sede altoatesina sono stati rivolti dal presidente Durnwalder al nuovo questore di Bolzano, giunto a Palazzo Widmann in visita di presentazione. Entrambi hanno espresso la volontà di perfezionare ulteriormente i buoni rapporti di collaborazione tra l'Azienda Provincia e i servizi della locale Questura, che hanno sinora portato a proficui risultati sul piano del coordinamento e a livello operativo.

Durnwalder ha discusso con il questore Capomacchia delle possibilità di snellire ulteriormente le procedure burocratiche nei rapporti con l'utenza, sia nei permessi di soggiorno e di lavoro per gli stranieri che nel rilascio dei vari documenti ai residenti. "La Provincia - ha detto tra l'altro Durnwalder - intende sostenere il processo tecnologico e di informatizzazione nonché la formazione del personale della Questura offrendo la collaborazione dei propri uffici centrali e informatici." La cooperazione tra ente pubblico e polizia verrà intensificata anche in direzione di una maggiore conoscenza della realtà locale e sul territorio con il coinvolgimento, nelle iniziative della Questura, di relatori e referenti locali.  

Durnwalder ha sottolineato inoltre l'esigenza di garantire il bilinguismo in tutte le forme del servizio con il pubblico e ha assicurato al Questore che la Provincia seguirà con attenzione le esigenze abitative del personale impiegato, in particolare delle giovani famiglie.

Il nuovo questore Michele Capomacchia, che conosce l'Alto Adige dove ha spesso trascorso le vacanze, è entrato in Polizia nel 1969. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio in diverse città e in Sardegna, dove ha collaborato nel periodo più critico del banditismo sardo e dei sequestri di persona. Dal 1997 al 2001 è stato Questore di Siracusa, successivamente è stato chiamato a dirigere il Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia presso il Dipartimento della P.S. a Roma.

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