Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Il terzo Tavolo sull'innovazione si dedica al progetto di Parco tecnologico

Al progetto di un Parco tecnologico a Bolzano è stata dedicata la terza riunione del Tavolo sull'innovazione promosso dall'Assessorato provinciale competente per Innovazione, ricerca e sviluppo. Il tema è stato approfondito dalle parti interessate con Marco Baccanti, direttore generale del Parco scientifico biomedico San Raffaele di Roma. Sono emersi spunti concreti su cui lavorare a Bolzano.

La terza riunione del Tavolo dell'innovazione a Bolzano
All'incontro l’assessora provinciale all’Innovazione Luisa Gnecchi ha sottolineato l’importanza di conoscere altre esperienze in materia di parchi tecnologici ma anche la necessità di confrontarsi in modo costruttivo con tutti gli attori economici e politici locali, per poter prendere le scelte giuste e per ottimizzare le risorse disponibili. "Vogliamo in questo senso poter concretizzare le idee tenendo conto degli impulsi e spunti di tutti i partecipanti al tavolo, in modo da arrivare ad una scelta condivisa, con l’obiettivo finale di sostenere l’innovazione e lo sviluppo regionale", ha sottolineato l'assessora Gnecchi.

Al Parco tecnologico a Bolzano, con l'intervento sul tema di Marco Baccanti, direttore generale del Parco scientifico biomedico San Raffaele di Roma, è stata dunque dedicata la terza riunione del Tavolo sull’innovazione, alla quale hanno partecipato anche i principali rappresentanti dell’economia locale come la Camera di Commercio, il BIC, l’Università, l’Eurac, le associazioni di categoria ed il Comune di Bolzano. Sono emersi spunti importanti su cui lavorare: l’opportunità di attirare personale qualificato, garantire un ottimale utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, la necessità dell’internazionalizzazione delle conoscenze e l’importanza della focalizzazione su alcuni temi fondamentali per poter sviluppare a meglio il progetto del Parco tecnologico di Bolzano.

Marco Baccanti ha fatto una panoramica sullo sviluppo dei parchi in Europa. L’Italia è caratterizzata da uno sviluppo di Parchi tecnologici molto diversi tra loro: il parco di Ivrea in Piemonte ha per esempio dimostrato come persone ed aziende qualificate siano riuscite a far convergere i mezzi finanziari per puntare su temi precisi, che hanno permesso di sviluppare centri di competenza di alta tecnologia con migliaia di posti di lavoro qualificati e un forte impulso per l’economia locale. Nel Parco scientifico San Raffaele di Roma, invece, sono state coinvolte persone di altissima qualifica per fare ricerca di base, che a loro volta hanno attirato tecnici qualificati per arrivare a creare centri di biotecnologia e farmaceutica di importanza internazionale. L’esperto Marco Dimaggio della società Mastra, che ha collaborato attivamente allo sviluppo del Parco Tecnologico di Lodi e del Canton Ticino in Svizzera, ha presentato le varie fasi di sviluppo di un parco scientifico-tecnologico attraverso l’esempio concreto del Parco tecnologico di Lodi. L’individuazione dell’attrattività del Parco scientifico-tecnologico deriva da un’attenta valutazione di alcuni elementi fondamentali, come il mercato di riferimento (domanda ed offerta), l’ambito territoriale e i settori di riferimento.

pf


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