Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Verso una rete europea delle Regioni Ogm free

Sotto la regia della Regione Toscana si è tenuto oggi (1 dicembre) a Firenze un primo incontro tra Regioni che intendono estendere la rete delle aree europee "Ogm free". Erano presenti anhe i rappresentanti dell'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Bolzano.

Rafforzare la rete delle Regioni europee "Ogm free" in un settore in cui si gioca una battaglia decisiva per il futuro delle economie rurali europee: è stato questo il principale impegno emerso nell’incontro che si è tenuto oggi (1 dicembre) a Firenze tra le Regioni che intendono estendere la cooperazione in tema di coltivazioni tradizionali rispetto agli organismi geneticamente modificati. Al vertice, che ha fatto anche il punto sugli orientamenti comunitari in materia, ha partecipato anche una delegazione dell'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Bolzano.

"La Provincia - spiega l'assessore Berger - segue con attenzione l'evolversi della situazione e i possibili rischi ambientali connessi ad una apertura incondizionata alle coltivazioni Ogm. A Firenze è stata lanciata la proposto di riconoscere la possibilità di dichiarare “Ogm free” intere zone o territori regionali", per garantire l’esistenza delle coltivazioni tradizionali e biologiche. In tal senso l'Alto Adige non si fa trovare impreparato: "Abbiamo introdotto già nel 2001 il sigillo dei prodotti Ogm free e in sostanza ci siamo mossi nella stessa direzione che ora la Toscana intende intraprendere", specifica Berger. Purtroppo finora i produttori non hanno saputo cogliere in pieno questa opportunità: "Il sigillo è stato commercializzato meno di quanto meritasse - conferma l'assessore provinciale - e credo che in tal senso i produttori abbiano perso una grande occasione. L'attuale discussione dimostra che tre anni fa abbiamo aperto loro una strada rilevante."


Per quanto riguarda la rete europea delle Regioni Ogm free che va formandosi, Berger sottlonea che l'Alto Adige vi partecipa con lo status di osservatore. "Seguiamo gli sviluppi con attenzione, ma attendiamo anche di sapere con esattezza quali opportunità apre la situazione normativa. Il decreto legge sugli Ogm deve essere prima trasformato in legge. Poi ci muoveremo cercando una strada comune con le Regioni europee che sono sulle nostre stesse posizioni", conclude l'assessore Berger.

pf


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