News 2015
Durnwalder in Romania: i progetti altoatesini funzionano
I progetti nel settore socio-sanitario e in quello della formazione di giovani finanziati in Romania dalla Provincia di Bolzano e dalla Regione funzionano bene e stanno aiutando non poco le aree più disagiate del Paese: è quanto ha potuto constatare di persona il presidente Luis Durnwalder nel corso della tre giorni di visita a Bucarest e in altre località. Oltre al personale medico e alla popolazione, la delegazione altoatesina ha incontrato anche rappresentanti del governo rumeno e l'ambasciatore italiano.
Nell’ambito delle attività di cooperazione allo sviluppo, la Provincia autonoma di Bolzano gestisce in Romania tre progetti propri e ha sostenuto sino ad oggi 15 interventi proposti da organizzazioni altoatesine di volontariato. Si tratta in generale di contributi allo sviluppo socio-economico delle zone più disagiate e di misure a sostegno di bambini e giovani.Nella "tre giorni" di visita in Romania - che si conclude questa sera (giovedì 25) - il presidente Durnwalder ha fatto tappa nelle località dove vengono attuati questi progetti e ha potuto verificare di persona "che i finanziamenti della Provincia e delle Regione e le generose offerte di molte associazioni e della popolazione altoatesina sono giunti alla destinazione voluta e sono stati bene investiti, grazie anche al coinvolgimento della popolazione locale, che crede in queste opportunità di graduale sviluppo."
Nell'incontro a Bucarest con l'ambasciatore italiano Stefano Rocca, Durnwalder ha illustrato l'attività di cooperazione allo sviluppo della Provincia. L'ambiasciatore ha lodato "i grandi risultati di questa piccola diplomazia dell'Alto Adige".
Accompagnato dal direttore della Ripartizione Presidenza Karl Rainer e dalla responsabile per la Cooperazione allo sviluppo dell’Ufficio Affari di Gabinetto Chiara Rabini, Durnwalder ha visitato a Giurgiu una casa famiglia per bambini, realizzata per dare un alloggio alternativo a piccoli ospitati fino ad oggi in un orfanotrofio. A seguire la delegazione altoatesina è giunta a Timisoara, in visita al reparto di oncologia pediatrica realizzato con gli aiuti provinciali e che serve tutto il Nordest della Romania. In questa regione il nome Alto Adige è molto conosciuto anche grazie alle azioni di solidarietà condotte regolarmente da alcuni Comuni del Burgraviato e della Passiria e dall'Ordine teutonico di Bolzano, che appoggiano la Caritas locale nell'aiuto alle tante famiglie in difficoltà. Con un finanziamento della Regione è stata costruita una struttura per l'accoglienza notturna dei senza dimora.
Il viagio è proseguito a Bacova e Buzias, dove sono stati costruiti un mulino e un ospedale per la riabilitazione infantile. Attivo dal 1998, il nosocomio ha curato finora 7mila bambini, dalle fisioterapie al diabete. Durnwalder ha discusso della possibilità di finanziare una casa-famiglia in fase di costruzione accanto all'ospedale. Ultima tappa della visita è stato il paese di Dorf Tirol, abitato dall'epoca napoleonica da una minoranza tedesca, tra cui anche immigrati altoatesini, dove sono stati realizzati un mulino e un centro di formazione che è diventato il punto di riferimento della comunità e che sta offrendo segnali di speranza in un'area fortemente depressa. "Tutti i nostri interlocutori rumeni - conclude Durnwalder - ci hanno confermato che i progetti si sono rivelati essenziali per l'assistenza alla popolazione, per il miglioramento delle condizioni di vita e per suscitare l'attiva partecipazione della gente. Su questa strada vogliamo continuare la nostra politica di cooperazione allo sviluppo."
pf