News 2015
Latte fresco: in etichetta anche la provenienza
Dall’anno prossimo entrerà in vigore un nuovo regolamento sull’etichettatura del latte fresco. Per distinguere il latte locale da quello importato, sarà obbligatorio riportare la località di provenienza del prodotto. Una maggiore trasparenza che non comporterà oneri burocratici aggiuntivi per i contadini.
Nuove etichette per il latte fresco anche in Alto Adige: dal prossimo anno sarà infatti obbligatorio indicare anche il luogo di provenienza del latte, in modo tale da distinguere il prodotto locale da quello importato. “Questo salto di qualità in trasparenza”, spiega l’assessore all’Agricoltura Hans Berger, “non comporterà alcun onere burocratico aggiuntivo per i contadini”.
Originariamente, il Ministero delle Politiche agricole aveva previsto nuovi vincoli per i produttori, che avrebbero dovuto fornire una lunga serie di certificati. Nel progetto di decreto era inserito infatti l’obbligo di produrre una descrizione del maso, una compilazione dettagliata dei tempi e delle zone di pascolo del bestiame, una certificazione dei mangimi e della loro provenienza, compresi quelli autoprodotti.
Gli assessori regionali all’Agricoltura, incontratisi quest’oggi a Roma per confrontarsi con il Ministero, hanno fatto presente le difficoltà che avrebbe comportato questa procedura. Questo ha permesso di eliminare, nel decreto emesso, ogni riferimento a questo lungo e laborioso iter burocratico. Rimane soltanto l’obbligo di registrare quando, in che quantità ed a chi è stato venduto il latte. "Si tratta di dati”, spiega Berger, “che siamo già tenuti a raccogliere nell’ambito della registrazione delle quote latte. Pertanto i nostri contadini non dovranno produrre documenti aggiuntivi”.
Secondo l’assessore Berger, il nuovo regolamento relativo alle etichette porterà solo vantaggi, perché “i consumatori potranno conoscere ad una prima occhiata l’origine del latte che acquistano, mentre fino ad oggi anche il latte importato appariva come italiano”. Mentre per il latte importato dall’estero sarà sufficiente indicare la provenienza, la rintracciabilità di quello locale andrà oltre: "Dovrà essere segnalata”, spiega ancora Hans Berger, “anche la provincia d’origine. Chi vuole, potrà indicare anche il comune. Tuttavia, già il fatto che venga segnalata la provincia basterà a rendere riconoscibile il latte proveniente dall’Alto Adige”. “Ci siamo sempre adoperati”, conclude Berger, “per rendere chiara la rintracciabilità dei prodotti. Essa rappresenta infatti una chance in più per i prodotti di qualità altoatesini, ed aumenta il ritorno d’immagine per l’intera provincia”.
MC