News 2015
Nota dell’Assessorato alla Sanità riguardo all’udienza di questa mattina davanti al giudice del lavoro
Rimandata al primo di febbraio 2005 l’udienza davanti al giudice del lavoro per il ricorso dei medici ospedalieri contro le Aziende sanitarie e la Provincia.
“L’udienza di stamattina davanti al giudice del lavoro Francesca Muscetta dei rappresentanti sindacali dell’ANAAO e BSK e della Provincia ha previsto un primo tentativo di conciliazione. I medici ricorrenti hanno fatto una proposta che la parte pubblica si riserva di valutare ed a cui risponderà nella prossima udienza del 1. febbraio 2005.Nell’udienza, nella quale la Provincia era difesa dagli avvocati Bertorelle di Bolzano e Parodi di Genova, non è stato possibile arrivare ad una conciliazione fra le parti. In merito alla richiesta della libera professione da parte dei medici ospedalieri, l’Assessore Theiner ripete che “non ha alcuna intenzione di introdurre nel sistema sanitario altoatesino una medicina a due livelli, come potrebbe derivare dall’esercizio illimitato della libera professione negli ospedali pubblici, dato che questo non è nell’interesse della popolazione altoatesina. L’assistenza sanitaria deve essere garantita in forma adeguata a tutta la popolazione, indipendentemente dalle possibilità finanziarie del paziente”.
L’Assessore ricorda comunque che esiste un contratto collettivo per i medici ospedalieri in scadenza alla fine del 2004, che le trattative per il nuovo contratto di lavoro dei medici ospedalieri per il periodo 2005 – 2008 sono da poco iniziate e che tale argomento verrà affrontato con tutte le sue implicazioni con i rappresentanti sindacali di tutti i medici ospedalieri.
Per quanto riguarda l’affermazione dei medici ricorrenti che l’introduzione della libera professione avrebbe un’influenza positiva sull’abbattimento delle liste d’attesa, l’Assessorato alla sanità fa presente che un’indagine conoscitiva della Commissione affari sociali della Camera del 2003, effettuata in diverse Regioni italiane, sull’introduzione dell’intramoenia ha constatato che non in tutte le realtà regionali le liste di attesa sono diminuite, anzi che si sono allungate le liste d’attesa per le prestazioni gratuite, snaturando così i principi di un servizio sanitario pubblico solidale, universale e gratuito”.
FG