News 2015
Riforma agricola: finanziamenti per l’Alto Adige dai programmi di qualità
Un nuovo importante passo avanti per l’Alto Adige nell’attuazione della riforma della politica agraria comunitaria (PAC): nelle trattative in corso a Roma è stata decisa la ripartizione delle sovvenzioni a disposizione per i programmi di qualità. “Abbiamo ottenuto che anche gli allevatori altoatesini di ovini e caprini possano beneficiare di questi finanziamenti”, spiega l’assessore provinciale Hans Berger.
La riforma del commissario UE Fischler prevede che gli Stati membri possano stornare una parte dei premi di produzione per destinarla al settore dei programmi di qualità. Nelle trattative condotte in questi giorni a livello nazionale la Provincia è riuscita a far ammettere al beneficio anche gli allevatori di ovini e caprini dell’Alto Adige: "In origine – spiega infatti l’assessore Berger – era prevista la corresponsione delle sovvenzioni solo a singole aziende con oltre 50 capi ovini o caprini, che avrebbe rappresentato una soglia troppo alta per gli allevatori altoatesini. Abbiamo ottenuto che tale soglia venga estesa anche ad aziende consorziate, in modo che attraverso le organizzazioni di settore i contributi possano giungere anche ai nostri contadini." Per capire come procedere bisogna ora attendere che venga precisato il concetto di aziende consorziate.Più chiara invece la situazione nel settore dei bovini. "In origine i premi per la qualità erano previsti solo per le razze da carne – spiega Hans Berger – una situazione che avrebbe penalizzato gli allevatori locali." L’assessore provinciale ha ottenuto a Roma che le sovvenzioni siano estese quantomeno alle razze a doppia attitudine, "comprendendo in tal modo anche gli allevatori delle razze grigio alpina, pezzata rossa, Pustertaler e Pinzgau", conferma Berger. Riguardo agli importi dei premi di qualità per singolo capo, verranno definiti sulla base del numero complessivo dei capi per i quali viene presentata la relativa domanda e attingendo a un fondo unico.
pf