Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Riforma e violazioni delle autonomie: Durnwalder e i presidenti di Regioni e Province a statuto speciale intervengono sul Governo

"La riforma approvata in Commissione introduce gravissime violazioni all’autonomia delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome. Per questo abbiamo deciso di sensibilizzare i Presidenti delle Camere e di richiamare il Presidente del Consiglio e il Ministro delle Riforme istituzionali al rispetto degli impegni presi con Regioni e Province autonome”: è il passaggio centrale del documento ufficiale con il quale il presidente della Provincia Luis Durnwalder, anche nella sua veste di Presidente della Regione, interviene assieme ai colleghi presidenti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome dopo la riforma della parte II della Costituzione approvata il 26 luglio dalla Commissione Affari costituzionali della Camera.

Luis Durnwalder e i Presidenti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome hanno condotto una comune valutazione su quanto accaduto in Commissione Affari costituzionali alla Camera e hanno concordato che la riforma della Parte II della Costituzione "introduce gravissime violazioni all’autonomia delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome." In un documento congiunto passano in rassegna i conteuti della norma finale approvata e ne sottolineano gli aspetti che si configurano come un mancato rispetto delle prerogative autonomistiche, che nel caso dell'Alto Adige poggiano anche su un ancoraggio internazionale.

"È prevista l'automatica applicazione del testo approvato - scrivono i Governatori - anche a Regioni e Province a statuto speciale, con l'effetto di modificare immediatamente i loro statuti e in assenza di qualsiasi forma di consultazione delle assemblee legislative regionali e provinciali, sebbene già prevista nei rispettivi ordinamenti." Inoltre il provvedimento licenziato in Commissione "interviene pesantemente sugli organi istituzionali regionali attribuendo allo Stato il potere di indizione delle elezioni dei medesimi (Consigli e Presidente) e facendo dipendere la loro durata e l'anticipato scioglimento non da una loro autonoma decisione politica ma dalla durata del Senato."

Il presidente Durnwalder e i colleghi Presidenti rimarcano ancora che "il Governo potrà intervenire più pesantemente con il potere sostitutivo, risultando così vanificata anche la recente pronuncia della Corte costituzionale che lo escludeva in ordine alle materie di competenza statutaria. Con la nuova disciplina, anche le leggi delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome vengono assoggettate al controllo di merito da parte di un Senato che solo nominalmente rappresenta le Regioni, e possono quindi essere annullate con provvedimento del Capo dello Stato anziché, come sin qui avvenuto, ad opera della Corte costituzionale."

Alla luce di quanto esaminato, i Presidenti ritengono di dover attivare una serie di azioni a tutela degli Statuti speciali: hanno deciso di sensibilizzare i Presidenti delle Camere e di richiamare il presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro delle Riforme istituzionali "al rispetto degli impegni assunti formalmente e solennemente con tutti i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome."
I Governatori invitano ad intervenire sulla delicata e urgente questione anche le rispettive Assemblee legislative e le rappresentanze parlamentari con proposte di emendamenti.

pf


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