News 2015
Grandine: sopralluogo dell'assessore Berger nelle zone colpite
Questo pomeriggio l'assessore all'agricoltura Hans Berger ha visitato le zone maggiormente colpite dalla violenta grandinata abbattutasi nel pomeriggio di ieri sulla nostra Provincia. Tra Gargazzone, Lana, e Foiana, sono circa 1.000 gli ettari di terreno interessati. I danni variano fra il 30% e il 90% del raccolto.
"Per quanto possibile - ha assicurato Berger - la Provincia cercherà di aiutare gli agricoltori. Al momento attuale è però prioritario accertarsi in maniera completa ed esauriente dei danni subiti". Al sopralluogo hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni contadine delle località della Val d'Adige maggiormente colpite dalla grandinata di ieri pomeriggio. "La nostra agricoltura - ha spiegato l'assessore Berger - sta vivendo una situazione molto difficile dal punto di vista dei danni provocati da eventi atmosferici. Soprattutto per quanto riguarda la grandine, che negli ultimi anni ha colpito con sempre maggiore insistenza sul territorio altoatesino. Contro questa calamità gli agricoltori non hanno praticamente nessuna arma di difesa".I danni subiti dai meleti, soprattutto a Lana e Gargazzone, sono notevoli. Le stime attuali parlano di una percentuale di raccolto andato perso che varia, a seconda delle zone, dal 30 al 90% del totale. Alcuni campi, oltre che dalla grandine, sono stati colpiti da un vento che soffiava con una violenza tale da radere letteralmente al suolo intere file di piante. Dal punto di vista economico, le stime più preoccupanti parlano di zone in cui gli agricoltori non riusciranno neppure a coprire i costi di produzione.
Per poter offrire un aiuto concreto agli agricoltori colpiti da grandine e vento, è però necessario procedere prima alla conta dei danni. Tutto il materiale verrà poi girato alle autorità competenti di Roma e Bruxelles. "Solo una volta terminato il raccolto - sottolinea Berger - si potrà capire realmente quale sia stata l'entità dei danni subiti". Le direttive comunitarie in materia parlano di un possibile intervento della mano pubblica solo per quelle cooperative e quei consorzi che abbiano fatto registrate perdite dei raccolti superiori al 40% del totale.
mb