Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L’Assessora Gnecchi in visita alla Speedline

L’Assessora provinciale all’innovazione Luisa Gnecchi ha visitato nei giorni scorsi lo stabilimento bolzanino della Speedline. Con i responsabili locali dell’azienda che produce cerchioni in lega si è soffermata sull’andamento generale dell’impresa, alla luce del recente cambio di proprietà e della crisi del mercato automobilistico, e sulle problematiche relative all’integrazione dei lavoratori extracomunitari, che alla Speedline rappresentano oltre la metà del totale degli occupati.

Un momento della visita allo stabilimento. Da sinistra: Michele Renzi, Luisa Gnecchi, Maurizio Bergamini e Barbara Repetto Visentini
L’Assessora Gnecchi era accompagnata dal Direttore della Ripartizione industria Maurizio Bergamini, e dalla Direttrice del Fondo Sociale Europeo Barbara Repetto Visentini. Il Direttore dello stabilimento di Bolzano della Speedline, Michele Renzi, ha tracciato un breve profilo dell’azienda, passata da marzo 2003 dalle mani dell’americana Amcast, a quelle del gruppo Mazzucconi. Nel capoluogo altoatesino ci si è specializzati soprattutto nei cerchioni in lega per i camion, un prodotto di nicchia che garantisce buoni margini di profitto. Il fatturato della Speedline, che, oltre a quello di Bolzano, può contare su altri due stabilimenti nel nord-Italia (Tabina, nel Veneto, e Caselle, in Piemonte) ha fatto registrare nel corso dell’ultimo anno una contrazione, scendendo a quota 164.000.000 euro. “Una riduzione accettabile – ha commentato l’Assessora Gnecchi – tenuto conto della forte crisi che sta attraversando il mercato automobilistico”. “Tra l’altro lo stabilimento bolzanino – ha sottolineato Renzi – risente meno di questo momento difficile del settore, proprio in quanto concentrato sulla produzione dei cerchioni per i mezzi pesanti”.

Si è poi passati a trattare un argomento molto delicato, come quello dell’integrazione dei lavoratori extracomunitari. Dei 388 occupati della Speedline a Bolzano, ben 195 provengono da paesi stranieri. A fare la parte del leone è la Tunisia, seguita dal Marocco, dal Senegal e dal Pakistan. “Siamo una vera e propria fabbrica multiculturale – ha spiegato la responsabile del personale Marica Massaro – e questo comporta ovviamente anche alcuni problemi, su tutti quello della ricerca di alloggi. Il nostro sogno sarebbe quello di realizzare una foresteria”. “Non voglio fare promesse – ha risposto la Gnecchi – l’unica cosa che posso dire è che in autunno si libereranno 150 alloggi occupati dalle infermiere, e questa potrebbe rappresentare una buona risorsa. Speriamo che la tensione abitativa nel capoluogo si possa alleggerire entro un paio d’anni con il completamento delle nuove zone residenziali”. La responsabile del personale della Speedline ha poi illustrato il progetto di formazione presentato al Fondo Sociale Europeo, che oltre agli aspetti tecnico-qualitativi, pone l’accento sui corsi d’italiano per gli stranieri (“è la base – ha sottolineato la Massaro – per pensare di proseguire nel percorso formativo”) e sulle competenze interculturali. La visita si è conclusa con un tour all’interno dello stabilimento, nel corso del quale la delegazione provinciale ha potuto prendere visione delle varie fasi operative in cui è organizzata la produzione della Speedline.

mb

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