Giornata dell’Autonomia 2014

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Conclusa la visita della delegazione nazionale della protezione civile

Un possibile finanziamento straordinario dello Stato per la frana in movimento sul Monte San Croce in val Badia, una collaborazione continua tra Roma e Bolzano nel settore della protezione civile, un'attenzione agli aspetti della sicurezza connessi alla grande opera del tunnel di base del Brennero: sono alcuni degli aspetti concreti emersi a conclusione della visita in Alto Adige dei vertici della protezione civile nazionale, guidati dal direttore di Dipartimento Guido Bertolaso.

La conferenza stampa a Vilpiano con Durnwalder e Bertolaso (Foto USP/Pertl)
La scuola provinciale anticendi di Vilpiano ha segnato l'ultima tappa del programma ufficiale della visita del capo della Protezione civile italiana, Guido Bertolaso, e dei suoi collaboratori in Alto Adige, organizzata con la regia della Ripartizione provinciale Protezione civile. Al termine della giornata il presidente della Provincia Luis Durnwalder, che ha accompagnato gli ospiti nei vari sopralluoghi, ha sottolineato che l'incontro ha permesso di fare il punto sulla collaborazione tra Roma e Bolzano e di consolidare il dialogo in tal senso, "tenendo conto della competenza primaria della Provincia in questo campo e delle specifiche esigenze della realtà locale."

Durnwalder e Bertolaso hanno tra l'altro visitato il cantiere dei lavori a Monte San Croce, nel comune di Badia, dove da anni - come noto - una frana in movimento richiede la costruzione di gallerie di drenaggio per rendere stabile il pendio. Il complesso progetto prevede costi per circa 8 milioni €, per oltre la metà coperti dallo Stato, ma nel corso dei lavori la conformazione geologica ha creato notevoli problemi che richiederanno un aumento di spesa del 15-20%. "A Bertolaso ho chiesto di valutare la possibilità di un finanziamento straordinario dello Stato per questo intervento cruciale - ha spiegato Durnwalder - e l'orientamento è positivo. Ora la Provincia inoltrerà la specifica richiesta."

A conclusione della sua giornata altoatesina il direttore Bertolaso ha detto che la protezione civile in Alto Adige "si conferma una realtà importante: se tutte le Regioni fossero a questi livelli, potrei tornare a fare il medico in Africa", ha chiarito con una battuta. Nei sopralluoghi ai vari servizi, Bertolaso e i suoi collaboratori hanno evidenziato il sistema all'avanguardia che contraddistingue la protezione civile locale, "basato su una forte tradizione culturale e un radicato apporto di volontari. È difficile esportare il modello Alto Adige - ha detto Bertolaso - ma vorrei almeno esportare la vostra mentalità." Riguardo alla scuola antincendi di Vilpiano, Bertolaso ha sottolineato che se potesse "la porterei a Roma per farne una scuola nazionale di formazione. Confido che le altre Regioni italiane possano venire qui a vedere come lavorate", ha concluso.

Parlando del futuro tunnel del Brennero, Durnwalder e Bertolaso hanno concordato che grande attenzione sarà dedicata ai sistemi di sicurezza e prevenzione incidenti, specie nei tunnel. 
Nel corso dell'intensa giornata sono stati presentati ai vertici nazionali i servizi dell'Ufficio idrografico provinciale, della Centrale viabilità, della Centrale provinciale di emergenza (115-118), del Corpo permanente dei vigili del fuoco, oltre all'attività della rete radio provinciale, dell'Azienda speciale per la sistemazione dei bacini montani, della Ripartizione Foreste, della Croce bianca.

Alla conferenza stampa conclusiva alla scuola di Vilpiano erano presenti tra gli altri anche l'assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner e il Commissario del Governo Giustino Di Santo.

pf

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