Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Allargamento UE: gli assessori alla Scuola scrivono a studenti e docenti

"Il piccolo Alto Adige potrà costituire, nella sua qualità di terra di frontiera e quindi anche di cerniera tra sud e nord, una realtà economico-culturale di importanza rilevante nella nuova Europa allargata": è un passaggio del testo che gli assessori provinciali alla Scuola e alla formazione professionale Luisa Gnecchi, Otto Saurer e Florian Mussner hanno scritto ai dirigenti e agli studenti delle scuole a carattere statale e delle scuole professionali provinciali in occasione dell'allargamento dell'Unione, che scatta domani primo maggio.

Gnecchi, Saurer e Mussner - competenti per il settore scolastico e formativo italiano, tedesco e ladino - esprimono nel messaggio a docenti e studenti la loro soddisfazione e illustrano le oggettive aspettative di sviluppo determinate dall’ampliamento dell’Unione Europea da 15 a 25 Paesi.
"Con il primo maggio infatti - scrivono i tre Assessori provinciali alle scuole - cadono i muri con gli altri 10 nuovi Stati membri. Con l’arrivo di 74 milioni di nuovi cittadini, la popolazione UE raggiunge il numero di 455 milioni di abitanti: il processo di unificazione dell’Europa è un cambiamento storico, epocale, che porta con sé la speranza di un miglioramento della qualità della vita verso valori comuni di uguaglianza, pace e fratellanza."

Gli assessori Gnecchi, Saurer e Mussner ricordano ai giovani altoatesini che "entrano nell'UE Paesi con grandi potenzialità e grandi tradizioni culturali, di ricerca e produzione industriale, di capacità scientifiche e tecniche. L’Europa allargata potrà rispondere meglio alle sfide economico-commerciali dei mercati e contribuire con una più incisiva forza politica ai processi di pace e di solidarietà necessari a garantire un benessere diffuso nel mondo. E l'Alto Adige, pur essendo una piccola porzione della grande Europa, potrà costituire, nella sua qualità di terra di frontiera e quindi anche di cerniera tra sud e nord, una realtà economico-culturale di importanza rilevante nel contesto europeo modificato."

In tal senso la scuola è chiamata a svolgere un ruolo di battistrada, in quando "i ragazzi di oggi saranno domani i cittadini d'Europa e del mondo, a cui sarà richiesta, accanto a una forte identità culturale propria, grande flessibilità nel superare le frontiere della lingua e della cultura. La scuola altoatesina - sottolineano gli assessori provinciali - è pronta a questo compito e già da tempo favorisce l'incontro tra giovani e lo scambio di esperienze scolastiche." Si tratta di un processo che sarà ulteriormente migliorato dall'apprendimento delle lingue europee, sostenuto dall'UE. "È importante sapere che negli ultimi anni numerose scuole altoatesine hanno allacciato rapporti in Europa e anche con i nuovi Paesi aderenti sono già in corso contatti attraverso progetti comuni", concludono Gnecchi, Saurer e Mussner.

pf


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