Sanità / Sociale | 23.03.2004 | 11:14

Giornata internazionale contro la tubercolosi 2004 – 24 marzo 2004

L’assessore alla sanità, Dr. Richard Theiner, ha diramato una nota in occasione della Giornata internazionale contro la tubercolosi che si celebra domani 24 marzo. Di seguito inviamo il testo integrale della presa di posizione diramata dall’assessore competente.

“Ogni respiro conta! – Ferma la tubercolosi adesso!“, questo è il motto della giornata mondiale contro la tubercolosi nel 2004. La tubercolosi (tbc) è ancora oggi una delle malattie infettive più diffuse al mondo e rappresenta il maggiore problema sanitario nei paesi non industrializzati. Secondo una stima dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sono circa due milioni le persone portatrici sane del batterio della tubercolosi mycobacterium tuberculosis, sono circa otto milioni le persone, tendenza questa in aumento, che si ammalano ogni anno di tubercolosi ed un terzo muore per le conseguenze della malattia anche se da molti anni esiste una terapia farmacologica contro di essa.

I paesi che hanno la maggiore incidenza della malattia a livello mondiale, sono: il Sud est asiatico con circa 3 milioni di casi di tubercolosi all’anno, seguiti dall’Africa sub sahariana con circa 2 milioni di casi all’anno. In Europa sono circa 200 milioni le persone infettate con il virus; nell’anno 2002 si sono riammalate 481.000 persone. In Europa dell’Est ogni anno i nuovi casi sono più di 250.000. In Alto Adige complessivamente l’incidenza dei casi di tbc rimane costante dal 1995 con 8,3 casi ogni 100.000 abitanti.

Mentre nei gruppi di età più giovani l’incidenza negli ultimi anni è costantemente diminuita, negli ultrasessantacinquenni questa tendenza è particolarmente sviluppata. La tbc colpisce soprattutto gruppi socialmente deboli. Si riconosce un nesso epidemiologico fra la diffusione della malattia e l’aumento di immigrati da paesi con alta incidenza di tubercolosi. Perciò è necessario mantenere un’attenzione preventiva e diagnostica verso immigrati di questi territori.

Per una migliore integrazione e per facilitare l’aggancio dei cittadini stranieri con i servizi sanitari nel caso di particolari problemi, la ripartizione sanità ha in primo luogo approntato del materiale informativo, in collaborazione con l’Ufficio anziani e distretti sociali, la sezione immigrazione della Questura, il servizio pneumologico dell’Azienda sanitaria di Bolzano ed i Servizi per le dipendenze, redatto in dodici lingue e messo a disposizione dei servizi e degli enti interessati per la distribuzione ai gruppi a rischio. Alle persone a rischio viene consigliato di rivolgersi, per controlli o eventuali terapie, ad uno dei servizi pneumologici delle Aziende sanitarie.

La tubercolosi è una malattia infettiva che si trasmette da persona a persona attraverso goccioline infettive. Il decorso della malattia è lento ma progressivo, si possono avere guarigioni spontanee, e, qualora non trattata, la malattia può avere esito letale. La prevenzione primaria della tubercolosi è data dal riconoscimento precoce e dal trattamento dei casi di tubercolosi. A rischio di infezione sono coloro che si ammalano per contatto con ammalati di tbc, i senza tetto, gli immigrati da paesi ad elevata incidenza endemica, gli alcolisti, le persone affette da HIV.

I fattori di rischio sono rappresentati da contatto con malati di tbc, diabete, alcolismo, fattori socio economici. Qualora si sia verificata un’infezione esistono al giorno d’oggi farmaci attivi contro la tbc. Si dovrebbe fare attenzione all’aumento della resistenza dei virus della tbc verso i medicinali utilizzati.

La vaccinazione con il vaccino attualmente disponibile è prevista solo in casi singoli e cioè per bambini di età inferiore ai 5 anni negativi alla tubercolina, per le persone che abitano con loro e per persone con cui hanno avuto contatti e che si solo ammalate di tbc infettiva, inoltre viene vaccinato il personale sanitario che viene a trovarsi in determinate situazioni cliniche epidemiologiche.

FG