Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Le assessore Luisa Gnecchi e Sabina Kasslatter Mur per l’8 marzo

È esplicito il messaggio che le assessore provinciali Sabine Kasslatter Mur e Luisa Gnecchi lanciano in occasione della Giornata della donna in questo anno internazionale della famiglia: "Costruiamo una fitta rete di relazioni, sfruttiamo gli ideali femminili ed arricchiamo l'esperienza delle nostre madri!" L'impegno è quello di lavorare per creare spazi autonomi per le donne, che possano garantire loro anche una sicurezza finanziaria.

I rapporti con le altre donne, sostenuti da riconoscenza e stima reciproca anche fra generazioni diverse di donne, rafforzano l'identità femminile nella famiglia, nella professione, nella vita sociale, nella cultura e nella politica: è un passo del messaggio che in occasione dell'8 marzo le assessore Gnecchi e Kasslatter Mur inviano congiuntamente a tutte le donne.

"Donne, continuate a progredire, creiamo spazi autonomi per le donne, garantiamoci una sicurezza finanziaria!": questo l’invito lanciato dalle due Assessore. "L’indipendenza economica significa poter difendere le proprie posizioni, la libertà, l’emancipazione da modelli di pensiero, comportamenti e schemi maschilisti. Insieme vogliamo creare i presupposti affinché tutte le donne possano trovare il miglior modo di realizzare la loro identità femminile, diventando protagoniste della vita, dentro e fuori dalla famiglia. La famiglia, rivista sotto questo nuovo aspetto genealogico femminile, non rappresenta un mondo chiuso a se stante, ma un luogo di apertura verso la realtà sociale, dove il rapporto fra le donne diventa fonte di conoscenza, di forza e di benessere ed energia vitale per la società."

La parità tra uomini e donne in ogni settore della società è un dato acquisito sul piano legislativo, "ma ha bisogno di divenire consuetudine- scrivono le Assessore - di entrare nel senso comune. Basti per tutti l’esempio dei diritti politici passivi, così disattesi , in Italia, dove le donne sono scarsamente presenti nelle assemblee elettive(Parlamenti, Consigli Regionali), anche se va segnalato che le recenti elezioni provinciali hanno visto 11 donne elette su 35 consiglieri; è una donna la presidente del consiglio, è una donna la nuova rettrice dell’università, è una donna la nuova difensora civica. Grandi fermenti si agitano sia a livello nazionale che provinciale, per introdurre misure legislative ed azioni positive che rendano dinamico il principio di parità sancito dalle Costituzione. La parità tra donna e uomo nel lavoro è ormai norma indiscussa, salvo non venire applicata laddove le donne si fanno ancora oggi carico del lavoro familiare spesso inconciliabile con la professione."

Nel nuovo millennio i confini dei ruoli di genere sfumano, le donne lavorano quanto gli uomini ed hanno diritto alla loro affermazione professionale, quindi il lavoro di cura, dicono Gnecchi e Kasslatter Mur, "dovrà essere condiviso tra mariti e mogli tra madri e padri sulla base di una nuova equità. Nel progressivo rimescolarsi di ruoli, di diritti e di doveri, vanno comunque individuati obiettivi che vadano nella direzione della democrazia, del progresso e della pace. C’è bisogno di messaggi e di azioni che manifestino accoglienza anziché esclusione, relazioni al posto della contrapposizioni, autorevolezza anziché potere. Se le donne sono storicamente estranee alle logiche della guerra e dei conflitti violenti, come la storia ci insegna, utilizzino quel patrimonio tradizionale per tessere politiche di pace di cui il mondo ed anche la nostra terra hanno bisogno", concludono le Assessore provinciali.

pf


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