Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Incontro dell’assessora Gnecchi presso l’Associazioni industriali sull’apprendistato

Presso la sede dell’Associazione Industriali, alla presenza dell’Assessora Luisa Gnecchi, è stata presentata la prima fase di un lavoro condotto dal CTM (Centro di Tecnologia e Management dell’Associazione Industriali) e cofinaziato dal Fondo Sociale Europeo sul tema “Tra vecchio e nuovo apprendistato: valutazioni, riflessioni e proposte”.

Il progetto costituisce un’analisi sul contratto di apprendistato nella sua accezione di contratto di formazione/lavoro in riferimento allo scenario normativo che si sta delineando con il Decreto legislativo 276/03.

La ricerca è stata avviata con un primo giro di interviste ad esperti e decisori mirate a raccogliere le opinioni sull’efficacia e i limiti dell’apprendistato individuandone gli elementi positivi e quelli di criticità. I punti di forza emersi sono: la dimensione attuale del sistema, la dimensione del processo di apprendimento e la dimensione economico-sociale.

Sono state rilevate delle criticità in ordine alla struttura temporale (troppo lungo il periodo di apprendistato) ed ai profili, alla dimensione anagrafica (età di ingresso, 15 anni, troppo anticipata), all’immagine dell’istituto (basso valore dell’apprendistato nella scala sociale). Si è quindi cercato di capire in che direzione orientare le energie per superare questa inefficienza e permettere all’esperienza di apprendistato di essere realmente qualificante e professionalizzante. La riflessione su questo aspetto ha portato a riconoscere la necessità di ricomporne i due ambiti, quello formativo e quello aziendale.

L’opportunità per valorizzare nuovamente il sistema è data dal nuovo contesto normativo nazionale che restituisce all’apprendistato un rinnovato interesse e può essere di stimolo per una ridefinizione della normativa provinciale nell’istituto dell’apprendistato. Il modello che DL 276 delinea tre tipologie di apprendistato:
• apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (15-18 anni) finalizzato al conseguimento una qualifica professionale di valore pari a quella conseguita nei corsi triennali di formazione professionale;
• apprendistato professionalizzante, involto a giovani dai 18 ai 29 anni, finalizzato al compimento di una qualificazione;
• apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione.

Programmi, durata e regolamentazione sono rinviati alle competenze della Regioni e delle Province Autonome e all’accordo con le Parti sociali. La normativa nazionale non prevede un’autorizzazione all’assunzione e allarga a tutti i settori di attività la possibilità di stipulare contratti di apprendistato, impone la presenza di un “tutor aziendale” con competenze adeguate e la registrazione della formazione nel libretto formativo.

L’Associazione industriali si attende quindi che Provincia e Parti sociali si accordino per delineare un nuovo assetto normativo dell’apprendistato a livello locale che elimini i limiti e le criticità riscontrate nell’attuale sistema, ne rinforzi gli elementi positivi e lo modernizzi recependo le innovazioni della nuova normativa nazionale rendendo il sistema più efficiente e più attrattivo sia per le aziende che, soprattutto, per i giovani.

FG


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