News 2015
Congedo con lode per il Ragioniere capo Piercarlo Turra
Dopo trent’anni, il direttore della Ripartizione Finanze e Bilancio lascia il suo incarico per la meritata pensione. Festeggiato con un piccolo rinfresco al Kolpinghaus, il dott. Turra è stato salutato con parole di ringraziamento e di lode dal direttore generale della Provincia, Adolf Auckenthaler, e dall’ex assessore alle Finanze e Bilancio, Michele Di Puppo.
I più di trent’anni di onorato servizio presso l’amministrazione provinciale del dott. Piercarlo Turra sono stati festeggiati nel corso di un piccolo rinfresco, ospitato recentemente al Kolpinghaus di Bolzano. Il direttore della Ripartizione Finanze e Bilancio, che lascia ora il proprio ufficio per la meritata pensione, è stato salutato con parole di lode dal direttore generale della Provincia, Adolf Auckenthaler, il quale ha sottolineato come, nel suo ruolo di supremo amministratore e controllore delle entrate e delle spese della Provincia, il dott. Turra sia stato uno scrupoloso ragioniere capo.
“All’avvio della Sua carriera presso l’amministrazione provinciale, all’inizio degli anni ’70”, così si è rivolto il dott. Auckenthaler al dott. Turra, “la posizione del presidente in carica si poteva paragonare a quella di Federico Tascavuota, se confrontata con quella attuale: ora, dopo trent’anni ed anche grazie alla Sua attenta attività in qualità di “camerlengo”, il “regno” del Landeshauptmann è paragonabile a quello di Sigismondo il Danaroso di 500 anni fa”. Negli anni ’70 il bilancio provinciale era di circa 20 miliardi di Lire, nel 1981 già di 790 miliardi, e nel 2003 di 9.800 miliardi, “il che significa”, ha commentato Auckenthaler, “un aumento di non meno del 48.372 per cento”.
Anche l’ex assessore Michele Di Puppo, che per dieci anni ha gestito il settore provinciale Finanze e Bilancio, non ha voluto mancare ai festeggiamenti per il suo prezioso ex collaboratore “Se la Provincia autonoma di Bolzano viene oggi invidiata dalle altre Regioni per le sue entrate sicure e per la sua buona amministrazione”, ha voluto sottolineare Di Puppo, “questo si deve anche all’opera del direttore di Ripartizione che oggi, a 60 anni, lascia il suo ufficio”.
MC