Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Rifugio Europa: via libera all’accordo di cofinanziamento

La Giunta ha approvato oggi la stipula del contratto con il club alpino tedesco DAV sezione Landshut per la ricostruzione del Rifugio Europa. Bessone: “luogo simbolo di unità tra popoli”.

L’accordo tra Provincia e club alpino tedesco Landshut prevede che la Provincia ceda al DAV il 52% della proprietà del rifugio e delle zone ubicate nel Comune di Val di Vizze, ottenendo in cambio il 48% del terreno nel Comune di Gries al Brennero. Oggi (14 novembre), la Giunta, su proposta dell’assessore al Patrimonio Massimo Bessone, ha autorizzato la stipula del contratto di cofinanziamento con il club alpino tedesco Dav sezione Landshut: un passaggio fondamentale per l’avvio del progetto di ricostruzione del rifugio. “Questo accordo Europa rappresenta un esempio di buona collaborazione transfrontaliera nel segno dello spirito europeo. Investire nei rifugi è importante, perché sono un punto d’appoggio per il soccorso alpino, gli escursionisti e turisti," ha sottolineato l’assessore Bessone.

L’accordo

Il club alpino tedesco DAV sezione Landshut assumerà la progettazione e la committenza del progetto di ricostruzione del rifugio Europa; le fasi di progettazione e l’esecuzione dei lavori avverranno in dialogo con la Provincia, che potrà indicare i propri rappresentanti. La Provincia si farà carico del 48 % dei costi del progetto, pari ad un importo complessivo di 8.801.907,86 Euro, ripartendoli sugli anni 2023, 2024 e 2025, per un importo di 4.224.916,00 Euro.

Il rifugio alpino Europa a quota 2.693 metri, originariamente denominato “Landshuter Hütte, è stato costruito nel 1899 dalla sezione Landshut del club alpino “D. u. Ö. AV”. Dopo la fine della Prima guerra mondiale il nuovo confine di Stato tra l’Austria e l’Italia venne tracciato attraverso il rifugio. Oggi il rifugio è gestito congiuntamente dal CAI di Vipiteno e dal DAV di Landshut. La Giunta Provinciale aveva deciso nel 2020 di acquistare parte del rifugio alpino ubicata sul lato altoatesino e di approvare un protocollo d’intesa per la futura gestione, compresa la ricostruzione del rifugio, i cui lavori dovrebbero cominciare nel 2024. 


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tl


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