News 2015
Covid-19: vaccinato il 40% di ospiti e personale delle case di riposo
Circa il 40% degli ospiti e del personale delle case di riposo dell'Alto Adige, pari a 3.750 persone, sono stati vaccinati nel corso di una settimana. In programma un ulteriore ciclo di vaccinazioni.
Ad una settimana dall‘inizio delle vaccinazioni contro il Covid-19 nelle residenze per anziani oltre 3.750 persone, sia ospiti che operatori, hanno già ricevuto la prima dose del vaccino. Possono essere vaccinati tutti gli ospiti e gli operatori che negli ultimi tre mesi non si sono infettati. Ciò significa che sino a questo momento (14 gennaio, ore 23) 2.189 ospiti e 1.567 operatori hanno ricevuto la prima dose di vaccino in 62 delle 76 strutture provinciali. In base al programma a fine gennaio queste persone riceveranno la seconda dose di vaccino. Il primo ciclo, organizzato dall’Azienda sanitaria, proseguirà sino alla metà della prossima settimana. L’Azienda sanitaria viene sostenuta nella realizzazione di questo progetto dalla task-force interdisciplinare sulle case di riposo. Per vaccinare tutte le persone presenti nelle strutture è programmato un secondo ciclo di inoculazioni tra tre mesi.
Deeg: "Traguardo intermedio positivo"
L’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, considera positivo questo risultato intermedio e sottolinea la necessità di proseguire con l’attività informativa e di convincimento in merito alla necessità di partecipare alla campagna vaccinale. "La vaccinazione è sicuramente al momento il metodo più efficace per tenere il virus al di fuori delle strutture e poterle quindi riaprire alle visite dei parenti ed all’entrata di nuovi ospiti. Grazie all’impegno degli operatori - aggiunge la Deeg - la vaccinazione è stata ben organizzata. Ora è il momento di intensificare l’attività informativa riguardo all’importanza della vaccinazione per convincere sempre più la popolazione dell’importanza di questa campagna".
Associazione case di riposo soddisfatta delle attività
Anche l’associazione delle case di riposo, l’associazione dei responsabili tecnico-assistenziali delle residenze per anziani dell’Alto Adige e quella dei dirigenti dei servizi agli anziani dell’Alto Adige esprimono soddisfazione per l’andamento dell’attività vaccinale nelle strutture altoatesine. "Siamo soddisfatti di questo primo bilancio intermedio e sosteniamo la campagna vaccinale. Riteniamo sia importante che tutti coloro che si sottopongono alla vaccinazione esprimano una decisione consapevole che è possibile laddove vengano date risposte esaurienti a tutte le domande che vengono poste. A questo scopo è necessario che prosegua l’opera di informazione e di spiegazione", afferma Moritz Schwienbacher, presidente dell’Associazione delle case di riposo. "La partecipazione alla vaccinazione - aggiunge - dipende soprattutto dall’andamento del contagio registrato nelle scorse settimane. Vi sono strutture in cui a fine novembre/inizio dicembre si sono registrati numerosi casi di Coronavirus e per questa ragione hanno potuto partecipare solo in maniera limitata a questo primo ciclo vaccinale". "L’informazione in merito alla campagna deve essere capillare affinché le persone si sottopongano spontaneamente alla vaccinazione che storicamente ha sempre rappresentato una svolta importante per la sanità pubblica", conclude Beatrix Kaserer, presidente dell’associazione dirigenti servizi agli anziani dell’Alto Adige .
ck