News 2015
Quarantena: proposte di miglioramento del sostegno ai genitori
Le norme per i genitori che hanno i figli in quarantena saranno migliorate su proposta dell’assessora alla famiglia. I genitori potranno scegliere tra smart working e congedi parentali.
Quali opportunità hanno i genitori se il loro figlio viene posto in quarantena? Questa domanda è di attualità anche in considerazione del fatto che quasi quotidianamente vengono identificati focolai infettivi negli asili e nelle scuole. All’inizio di settembre il Governo ha stabilito che i genitori di bambini posti in quarantena hanno diritto ad usufruire dello smart working o dei congedi parentali. Secondo l’assessora provinciale alla famiglia queste misure non sono sufficienti ed aggiunge “attualmente questa opportunità di scelta non viene riconosciuta ai genitori e la decisione demandata al datore di lavoro. In questo modo, soprattutto per quanto riguarda i bambini in età scolare, ci troviamo di fronte alla stessa situazione verificatasi in primavera”.
Nel corso della recente seduta della Conferenza delle Regioni il presidente della Provincia ha proposto, unitamente all’assessora alla famiglia, una modifica del Decreto legge 111 che è stata accettata sia dalle Regioni che dal Governo. In base a questa modifica dovrà essere possibile per i genitori scegliere liberamente se proseguire il lavoro da casa o usufruire dei permessi parentali. Un’ulteriore richiesta riguarda l’ammontare della retribuzione di questo permesso parentale straordinario.
Sinora la retribuzione prevista era del 50% dello stipendio, la proposta di modifica prevedere una retribuzione pari al 100% ed una copertura completa dei contributi facoltativi. “L’assistenza ai minori non deve essere considerata una questione secondaria e non deve avere ripercussioni negative sulla carriera lavorativa dei genitori. Con queste proposte di modifica veniamo incontri ad alcune importanti richieste espresse dai genitori” sottolinea l’assessora alla famiglia. La richiesta di modifica verrà esaminata in questi giorni dalla Commissione legislativa e quindi dal Senato.
ck