News 2015
Ricoverati in stato vegetativo: esonero da compartecipazione di spesa
Il ricovero di pazienti con gravi compromissioni neurologiche sarà a completo carico del Servizio sanitario provinciale. Lo ha deciso la Giunta.
La Giunta provinciale nella sua ultima seduta (9 giugno) ha deciso che l’assistenza di pazienti con gravi compromissioni neurologiche in strutture residenziali di accoglienza sarà a completo carico del Servizio sanitario provinciale. Il provvedimento interessa soggetti con gravi e irreversibili compromissioni neurologiche quali: stato vegetativo, stato di minima coscienza, mutismo acinetico, sindrome di Locked-in. Queste persone sono esentate da qualsiasi onere relativo alla degenza in strutture sociosanitarie. La misura è retroattiva fino all’aprile 2017. I dettagli riferiti alle modalità per la presentazione delle richieste saranno definiti a breve dall’Azienda Sanitaria dell'Alto Adige che li renderà pubblici.
Valutazione grado patologia
Per poter richiedere l’esenzione e quindi il rimborso degli importi versati, il grado di compromissione patologica deve essere attestato secondo standard internazionali da un neurologo, o neurologo/neuropsichiatra infantile del servizio sanitario nazionale. Le richieste saranno valutate da un’unità di valutazione multidimensionale che sarà appositamente attivata dall’Azienda sanitaria presso il distretto sanitario di Bolzano Gries–San Quirino, con il compito di inquadrare i pazienti con gravi compromissioni neurologiche. L’unità di valutazione sarà composta da un neurologo (neurologo/neuropsichiatra infantile), un geriatra (o pediatra), un fisiatra, un infermiere, un assistente sociale. In seguito al primo inquadramento, l’unità di valutazione dovrà effettuare una seconda valutazione al 12°-18° mese di degenza per verificare l’evoluzione clinica del paziente. Attualmente l’assistenza sanitaria alle persone che presentano gravi compromissioni neurologiche, viene assicurata attraverso l’accesso a strutture residenziali di accoglienza collocate sul territorio provinciale, nonché attraverso l’assistenza domiciliare garantita dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.
kl