News 2015
Modifiche delle norme sul voto in Alto Adige: presa di posizione del Presidente della Provincia
In una prima reazione ufficiale il Presidente della Provincia esprime stupore per la notizia dell'annunciata presentazione di un disegno di legge costituzionale abrogativo della norma statutaria del Trentino Alto Adige nella parte riguardante l'esercizio del diritto di voto e l'obbligo di residenza. "Ogni modifica sostanziale dello Statuto va fatta con il consenso della Provincia autonoma e non unilateralmente. È un accordo che poggia su basi internazionali e un nostro ricorso alla funzione tutrice dell'Austria non resterebbe inascoltato", sottolinea il Landeshauptmann.
La notizia che i parlamentari di Alleanza Nazionale intendono presentare in Parlamento un disegno di legge costituzionale teso a modificare le norme dello Statuto di autonomia relative al diritto di voto, in particolare al requisito dell'obbligo di residenza quadriennale, incontra le critiche del Presidente della Provincia.Se confermata in questi termini, l'iniziativa di un disegno di legge costituzionale per cancellare una delle principali norme di tutela dell'autonomia altoatesina, secondo il Landeshauptmann "è in stridente contrasto con l'ambizione politica di An di esercitare responsabilità di governo nella Giunta provinciale, un esercizio da sempre istituzionalmente collegato ad una equilibrata gestione dell'autonomia e alla vigilanza sulle norme a tutela della stessa." Questo progetto si pone infatti in palese contraddizione con i ripetuti sforzi di An, che negli ultimi tempi ha cercato di accreditarsi come possibile partner di coalizione e di riconoscersi nelle norme del Pacchetto e nello Statuto di autonomia, con il chiaro obiettivo di diventare in prospettiva partito di governo anche in Alto Adige.
Dovesse davvero giungere alla trattazione in Parlamento, il disegno di legge susciterebbe, specifica il Presidente della Provincia, anche l'inevitabile intervento dell'Austria nella sua veste di potenza tutrice della minoranza linguistica tedesca dell'Alto Adige. "Sappiamo tutti, e lo abbiamo ripetuto puntualmente - dichiara il Presidente - che ogni modifica unilaterale delle norme autonomistiche essenziali chiama in causa anche la Repubblica austriaca in virtù di accordi internazionali. E nel caso specifico di una proposta di cancellazione del requisito della residenza noi ci rivolgeremmo a Vienna per sollecitare un intervento che, sono certo, non si farebbe attendere."
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