News 2015
Il progetto del tunnel di base del Brennero discusso in Commissione urbanistica
Riunitasi questa mattina alla presenza di rappresentanti delle ferrovie e dei sindaci dei Comuni interessati, la Commissione provinciale ha preso alcune decisioni in merito alle modifiche dei Piani Urbanistici Comunali. I primi cittadini sono favorevoli in generale al potenziamento della ferrovia, ma nutrono dubbi sull'effettivo trasferimento delle merci su rotaia.
La Commissione urbanistica provinciale ha analizzato questa mattina il progetto del Tunnel di Base del Brennero, corredato dalle eccezioni presentate recentemente dal Comitato provinciale per la Valutazione di Impatto Ambientale. All’ordine del giorno era la modifica d’ufficio dei Piani urbanistici dei Comuni interessati dal nuovo tracciato ferroviario della linea del Brennero. Alla riunione erano presenti, oltre ad alcuni rappresentanti di RFI, i sindaci delle municipalità coinvolte, con diritto di voto per quanto riguarda il proprio Comune. “Tutti primi cittadini”, riferisce il relatore dlla Commissione, Anton Aschbacher, “si sono espressi a favore del trasferimento del trasporto merci su rotaia, ma contro il progetto così come è stato presentato, in quanto esso non offre sufficienti garanzie dell’effettiva diminuzione dei viaggi su gomma”. Inoltre, i lavori di costruzione previsti dal piano di realizzazione della nuova linea causerebbero, secondo i sindaci, più disagi di quanto necessario.
Già oggi sono state prese le prime decisioni in merito al progetto ferroviario. Nel piano urbanistico dei comuni di Val di Vizze e Brennero, per esempio, non saranno inseriti il tracciato del tunnel ed i relativi accessi così come previsti dal progetto, già contestati dallo stesso Comitato VIA. La nuova traccia sarà definita solo in seguito ad indagini geologiche. Inoltre, la Commissione ed i sindaci hanno ribadito la necessità di preservare le fonti d’acqua presenti nella zona.
Per quanto riguarda il tracciato nel comune di Campo di Trens, dovrà essere valutato un eventuale spostamento dei canali di accesso al tunnel. Lo stesso vale, in val di Riga, per il comune di Varna: anche in questo caso, infatti, è stato deciso di non inserire nel piano gli sbocchi laterali della galleria. “Come già stabilito dal Comitato VIA”, spiega l’ing. Aschbacher, “il deposito di materiale potrà avvenire solo nell’area Hinterrigger. Per procedere alle varianti dei PUC si dovrà attendere il progetto definitivo”.
È stato poi preso in considerazione anche il ponte ferroviario sull’Isarco all’ingresso della val di Funes, nel comune di Velturno. In questo caso, sono state richieste una modifica della struttura del ponte, in modo da ridurne l’impatto architettonico, e l’aggiunta di maggiori protezioni antirumore. Per quanto riguarda Laion e Ponte Gardena, è stata discussa proposta del Comitato VIA in merito alla necessità di tutelare gli abitanti dal rumore dei treni. Si è giunti alla conclusione di richiedere l’insapsulamento della tratta ferroviaria nei pressi del maso Schönauer e nell’area della stazione di Ponte Gardena.
Problematica si è presentata la situazione nella zona di Cardano. A questo proposito si è molto discusso, all’interno della Commissione, sulla necessità di rivedere il posizionamento degli sbocchi laterali della prevista galleria ferroviaria: il Comune di Cornedo si oppone infatti alla loro realizzazione nel luogo programmato. Sono state quindi richieste nuove indagini geologiche.
Molto discusso anche il progetto nel comune di Laives: il sindaco ha infatti espresso perplessità in merito al posizionamento di depositi e cantieri. Per questo, i depositi non sono stati inseriti nel Piano urbanistico: saranno necessarie delle modifiche nel progetto definitivo. “Il materiale di scavo”, conferma comunque Aschbacher, “non sarà trasportato attraverso il paese”.
Fra circa tre settimane, la Commissione si riunirà nuovamente con i sindaci per le ulteriori modifiche dei piani urbanistici, necessarie per l’effettivo avvio dei lavori. Nei PUC non saranno tuttavia inseriti i cantieri ed i luoghi di deposito del materiale di scavo, che devono ancora essere definiti nel progetto definitivo, ma solo il tracciato ferroviario, le gallerie e tutte le varianti connesse. Nel frattempo, i primi cittadini avranno la possibilità di analizzare nel dettaglio le eccezioni poste dal Comitato VIA a progetto del tunnel di base, che l’ex Commissario europeo ai Trasporti Karel van Miert, in uno studio recentemente presentato alla Commissione europea, definisce come l’opera più importante della tratta Berlino-Verona-Milano. Nello studio si sollecita una conclusione dei lavori, che comporteranno una spesa di 4,3 miliardi di euro, entro il 2015.
MC