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Prima giornata del convegno sull'anno europeo delle persone con disabilità

La situazione delle persone con disabilità in Alto Adige analizzata sulla base degli ultimi vent'anni. Un bilancio ma contemporaneamente anche la base per nuovi, importanti, passi in avanti nel processo di integrazione sociale dei disabili. Questo lo spirito che ha accompagnato quest'oggi la prima giornata, domani il secondo appuntamento, del "Convegno sull'anno europeo delle persone con disabilità" promosso dall'Ufficio provinciale soggetti portatori di handicap in collaborazione con diversi uffici provinciali, la Federazione provinciale delle associazioni sociali e l'Azienda servizi sociali di Bolzano.

Un esordio musicale, affidato a "Tun na kata" un gruppo di giovani disabili dell'Alta valle Isarco protagonista di un interessante percorso musicale sfociato nella realizzazione di un Cd, per il convegno sull'anno europeo delle persone con disabilità che si è aperto questa mattina (25 settembre) al Centro congressi della Fiera di Bolozano. Dopo la parentesi musicale è toccato al presidente della Provincia inaugurare ufficialmente la due giorni di convegno e salutare il folto pubblico riunito in sala.

Con una tavola rotonda si è ben presto entrati nel vivo dell'argomento oggetto del convegno. Accanto alla ricorrenza dell'anno internazionale delle persone disabili, l'occasione è risultata propizia per celebrare i 20 anni della prima legge provinciale che ha introdotto misure di ampio respiro per le persone disabili. I relatori hanno così avuto modo di ripercorrere le tappe salienti di un processo di integrazione sociale maturato nei diversi contesti sociali ed istituzionali dell'Alto Adige. Un percorso storico che scaturisce agli inizi del secolo scorso con la nascita del'Istiuto "Casa del Gesù" a Cornaiano, per lungo tempo l'unica struttura in grado di accogliere persone disabili in Alto Adige. Via via poi, arrivando agli anni Sessanta, si è giunti all'istituzione degli asili e delle classi speciali, nel 1972 una legge provinciale istituisce corsi di addestramento professionale, nominati laboratori protetti per portatori di handicap. Si organizzano trasporti per persone disabili, nascono una serie di strutture in vari centri del territorio provinciale sino ad arrivare al 1983, con la legge numero 20, che prevede  il trasferimento dell'assistenza sanitaria delle persone disabili alle Unità sanitarie, mentre quella sociale viene ripartita nell'ambito dell'Amministrazione provinciale.

Un excursus storico attraverso i passaggi principali a livello istituzionale che ha fatto da prologo alla testimonianza diretta raccontata da Hansjörg Ellemund, disabile di Bressanone, che ha catturato l'attenzione del pubblico proponendo i passaggi più significativi della sua vita da disabile, integrato in un contesto sociale ed occupazionale.

La mattinata si è poi conclusa con la relazione di Dario Ianes del Centro studi Etickson di Trento, che ha presentato, per la prima volta in Alto Adige, il nuovo sistema di classificazione ICF per le disabilità. Attraverso questo modello, sviluppato dall'Organizzazione mondiale della sanità (WHO), e alla cui applicazione si è impegnata anche l'Italia, è possibile procedere alla classificazione delle disabilità nell'ottica delle capacità personali e del contesto in cui la persona vive e opera. In altre parole al centro dell'attenzione non viene posto ciò che la persona disabile non è in grado di fare, bensì, al contrario, tutto ciò che è in grado di fare.

Nel pomeriggio poi il convegno si è concentrato in particolar modo sul tema dell'integrazione delle persone disabili nel mondo scolastico e della formazione, con la presentazione di uno studio attraverso il quale è stato rilevato lo stato di integrazione degli scolari con disabilità nelle diverse realtà scolastiche dell'Alto Adige.

Domani (26 settembre) seconda e conclusiva giornata del convegno. Si comincierà, alle ore 9, con una panoramica sui mondi di vita delle persone con disabilità e con una riflessione critica sulle difficoltà della vita quotidiana dei disabili. Nel pomeriggio, poi, verranno presentati alcuni modelli di vita indipendente per persone con disabilità, sviluppati a Venezia ed in Gran Bretagna, oltre al già diffuso modello di "assistenza personale".

A concludere il convegno una tavola rotonda che riunirà una nutrita rappresentanza della Giunta provinciale. Base di discussione sarà un documento programmatico elaborato dalle diverse organizzazioni rappresentative delle persone disabili e che contiene proposte per lo sviluppo delle politiche sociali per i disabili in Alto Adige.

I colleghi dei mass media sono invitati a partecipare.

mt


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