Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Riconoscere e rispettare le esigenze e i desideri nel fine vita

La comunicazione nel fine vita è il tema centrale del convegno del Comitato etico provinciale che si è svolto oggi 29 ottobre presso la casa Kolping a Bolzano.

Il Presidente del Comitato etico provinciale Herbert Heidegger all'apertura del convegno

“Nel rapporto con le persone a fine vita l’etica e la comunicazione rivestono un ruolo fondamentale: come possiamo riconoscere esigenze e desideri particolari?” è questa la domanda centrale che il Presidente del Comitato etico provinciale Herbert Heidegger ha posto in apertura del convegno “Etica e comunicazione nel fine vita. Diritti, doveri e supporto nel percorso verso scelte terapeutiche condivise”.

“Ogni persona ha il diritto di essere informata su tutto ciò che è necessario per pianificare il rimanente periodo di vita e per organizzare la prosecuzione della propria terapia” ha affermato Heidegger.

Obiettivo del convegno era quindi promuovere la discussione sul difficile tema del fine vita, ancora spesso evitato, tra i professionisti della salute, parti sociali, Ordini professionali e Associazioni in ambito sanitario e sociale, ma anche tra la cittadinanza.

Il diritto di scelta di ogni persona in ogni fase della vita
Nella prima parte del convegno i circa 100 professionisti presenti si sono confrontati sulla comunicazione a fine vita ed i percorsi per giungere a decisioni terapeutiche condivise.

Stefano Canestrari, professore di diritto penale all’Università di Bologna e membro del Comitato nazionale per la Bioetica, nella sua relazione “Il consenso informato: la comunicazione e il consenso nell’ambito della relazione medico-paziente” ha messo in evidenza il diritto inviolabile di ogni persona di vivere tutte le fasi della sua esistenza senza subire trattamenti sanitari contro la propria volontà.

“Nelle dinamiche della relazione medico-paziente, il sanitario ha il compito di accertare i requisiti di validità del rifiuto (personale, reale, informato, chiaramente espresso e attuale)” ha ribadito Canestrari. Di come trovare l’equilibrio tra le esigenze del paziente, dei familiari e del team di assistenza ha quindi parlato lo psicologo Anton Huber di Brunico, che ha dato ai professionisti presenti consigli preziosi per una comunicazione empatica nelle situazioni difficili.

Paola Zimmermann, referente per le organizzazioni dei pazienti nella Federazione per la Sanità e il Sociale, ha parlato del passaggio necessario dalla relazione di cura alla relazione di fiducia tra il paziente e chi lo assiste.

Direttive anticipate di trattamento: volontà individuali per trattamenti sanitari futuri
La medicina palliativa, le Direttive anticipate di trattamento (testamento biologico) e gli aspetti etici di fine vita sono stati al centro delle relazioni di Gian Domenico Borasio, medico e professore di medicina palliativa dell’Università di Losanna, dei membri del gruppo di consulenza etica del Comprensorio sanitario di Bolzano e di una rappresentante delle residenze per anziani, e del direttore dell’Istituto di Etica e storia della Medicina della Ludwig-Maximilian-Universität di Monaco, Georg Marckmann.

“A causa di gravi malattie tante persone nell’ultima fase della loro vita non sono più in grado di decidere autonomamente a quali trattamenti vogliono ancora essere sottoposti”, da ciò l’appello di Marckmann di parlare e riflettere in anticipo sui propri desideri e compilare le proprie Direttive anticipate di trattamento.

“Ciò consente di trattare i pazienti secondo i loro desideri, ma aiuta anche familiari e il personale sanitario nel difficile percorso verso decisioni terapeutiche condivise.”

Pomeriggio di informazione per la cittadinanza
Con mirate iniziative di aggiornamento, manifestazioni informative e la pubblicazione di opuscoli, il Comitato etico provinciale da tempo promuove il progetto “Pianificazione preventiva dei trattamenti sanitari e direttive anticipate di trattamento”, con lo scopo di rafforzare l’autonomia del paziente alla fine della vita.

Questo è anche l’obiettivo della seconda parte del convegno, rivolto a tutti i cittadini interessati. Dalle ore 14 alle 17, sono stati quindi trattati gli aspetti giuridici, delle decisioni nella fase terminale, di medicina palliativa, i servizi di supporto, il contributo delle Associazioni e di Amministrazione di sostegno.

Su questi temi hanno svolto le loro relazioni Britta Venturino (Direttrice dell’Ufficio legale Comprensorio sanitario di Merano), Massimo Bernardo (coordinatore del Servizio Hospice e Medicina palliativa dell’Ospedale di Bolzano), Gundula Gröber (Direzione tecnico-assistenziale Comprensorio sanitario di Bolzano), Georg Leimstädtner e Roberta Rigamonti (Federazione per la Sanità ed il sociale).

 

FG

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