Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Richiedenti asilo: necessaria prevedibilità ed affidabilità

Dopo la decisione della Caritas di chiudere il Centro di consulenza per i profughi la Provincia, i Servizi sociali e Volontarius cercano di superare i problemi.

A causa della repentina decisone adottata dalla Caritas è aumentata la forte pressione sugli altri servizi che si occupano di consulenza ai profughi.  

In via transitoria il Dipartimento al sociale della Provincia, l’Azienda servizi sociali di Bolzano e l’Associazione Volontarius hanno quindi già concordato le prime misure da adottare per far fronte alle necessità immediate. Sarà comunque necessario ancora del tempo per giungere ad una normalizzazione della situazione.

Il diritto allo status di asilo ed alla sistemazione durante la fase di richiesta di asilo sono regolamentati da norme europee e statali. Queste norme prevedono, tra l’altro, che le persone debbano far valere fondamentalmente il loro diritto d’asilo nel Paese d’arrivo.

Inoltre, in tutti i Paesi europei vi sono sistemi interni di distribuzione dei richiedenti asilo, che prevedono un’assegnazione centrale ed una suddivisione da parte dello Stato nelle diverse province e regioni.

Solamente con l’osservanza di queste norme in sistema d’asilo può avere le caratteristiche di prevedibilità ed affidabilità. Se determinate regole (ad esempio la regolamentazione riguardo al Paese d’arrivo) comportano delle difficoltà, allora gli sforzi dovrebbero andare nella direzione di un cambiamento di queste norme, non di una loro elusione.

Anche a causa della propria posizione geografica di regione di confine l’Alto Adige, da oltre un anno, si confronta, in maniera più marcata rispetto ad altre province, con il fatto che giungano nel suo territorio persone al di fuori dell’assegnazione statale e facciano qui domanda di asilo.

Il numero di questi cosiddetti “fuori quota” in Alto Adige supera di dieci volte il numero di coloro che si trovano nella stesa condizione in provincia di Trento. In parte si tratta di persone che hanno già attraversato altri Paesi europei, in parte di persone che hanno già attraversato altre regioni italiane, ed in parte di persone che avevano già trovato una sistemazione in altre regioni.

In base al diritto vigente queste persone dovrebbero presentate immediatamente domanda di asilo e sarebbero quindi state inserite nel corrispondente sistema statale di richiesta di asilo.

Purtroppo il sistema di asilo in vigore a livello statale non prevede che persone, che presentano richiesta di asilo indipendentemente dalle assegnazioni stabilite a livello statale, confluiscano nella suddivisione statale.

Queste persone, fondamentalmente, rimangono lì dove hanno presentato domanda. Gli sforzi della Provincia da mesi vanno nella direzione di far confluire anche queste situazioni nell’ambito del sistema di distribuzione statale. Laddove si tratta di persone che si muovono al di fuori delle regolamentazioni statali ed europee e di situazioni che richiedono una particolare forma di protezione (ad esempio donne incinte, famiglie con bambini) l’Alto Adige ha sempre assicurato una sistemazione per un periodo transitorio e continuerà a farlo.

Anche in considerazione di un chiaro aumento di queste situazioni negli ultimi mesi è stato necessario richiamare all’osservanza dei principi alla base del sistema di richiesta di asilo, che non prevedono che siano le persone stesse a scegliere il luogo della loro richiesta d’asilo o di sistemazione.

L’Alto Adige, ovviamente, continuerà ad assumersi la piena responsabilità per quelle persone che vengono assegnate alla Provincia nel quadro del sistema statale di richiesta di asilo.

La Provincia richiede però che il sistema di richiesta di asilo e la suddivisione nelle varie regioni riguardi tutte le persone, che presentano richiesta di asilo nell’ambito del territorio nazionale. Attualmente il sistema riguarda essenzialmente solo quelle persone che giungono nel Sud Italia e vengono immediatamente suddivise sul territorio nazionale dallo Stato. Solo grazie ad una misura di questo tipo si può dare prevedibilità al sistema di richiesta d’asilo.

Va visto come un successo il fatto che questa richiesta recentemente è stata inserita nel catalogo delle richieste presentate da tutte le Regioni italiane al Governo.

L’osservanza di queste norme non è solamente nell’interesse delle Regioni e dei Comuni coinvolti, bensì anche delle persone stesse, dato che in questo modo viene assicurata loro chiarezza riguardo ai loro diritti e doveri.

FG


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