Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Modello unitario provinciale per assistenza durante percorso nascita

Per i casi a basso rischio prevede, tra l'altro, sale parto gestite da ostetriche, assistenza post parto domiciliare e processi e responsabilità ben definiti.

Il gruppo di lavoro "Percorso nascita" per ora ha elaborato un modello unitario provinciale per l'assistenza di madre e bambino per i casi non a rischio (Foto: USP/B.Franzelin)

Lo indica la proposta per un modello unitario a livello provinciale per l'assistenza durante il percorso nascita, dalla gravidanza, al parto e dopo il parto, che dovrebbe essere introdotto in Alto Adige. Una volta approvata formalmente tale proposta e dopo un adeguato addestramento introdutivo di tutti i collaboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina, le indicazioni potranno essere effettivamente implementate a livello provinciale.

La proposta è stata illustrata oggi, 3 ottobre, a Bolzano dai rappresentanti del gruppo di lavoro "Percorso nascita" alla presenza dell’assessora provinciale competente Martha Stocker.

Proprio in questo ambito, come ha detto l’assessora Stocker, sono importanti modelli operativi unitari al fine di garantire la migliore offerta assistenziale possibile a mamme e bambini sull’intero territorio provinciale. Da una rilevazione condotta durante l’anno 2015 era, infatti, emerso che tale assistenza era organizzata secondo modalità differenti nella varie zone del territorio. Ne era seguito un convegno con oltre 130 partecipanti che avevano focalizzato alcuni punti, serviti per fissare le tematiche prioritarie, inserite anche nella bozza del Piano Sanitario provinciale e, quindi, trattati in seno al gruppo di lavoro “Percorso nascita”. Tali punti sono: modelli organizzativi, stratificazione del rischio, percorsi assistenziali e sensibilizzazione della popolazione.

Un aspetto sul quale viene posto l’accento è, accanto al modello unitario delle procedure, una buona collaborazione tra l’ospedale e il territorio, tra l’offerta pubblica e privata, e tra i gruppi di professionisti coinvolti garantendo la continuità assistenziale. Come ha fatto presente la responsabile di progetto Veronika Rabensteiner, il principio è di garantire assistenza in ospedale quando necessario e fuori dall’ospedale, ovvero al distretto o a domicilio, quando è possibile.

Il gruppo di lavoro si è concentrato per ora sui casi a basso rischio; facendo tesoro delle esperienze raccolte ha provveduto a sviluppare ulteriormente la tipologia assistenziale. I processi riguardo la gravidanza, il parto e l’assistenza post parto e le responsabilità connesse vengono definite in modo chiaro e unitario. Negli ospedali con punti nascita per i parti a basso rischio saranno disponibili sale parto gestite da ostetriche, dove peraltro tutte le altre figure professionali (ginecologo, pediatra e anestesita) dovranno essere presenti per le emergenze. L’assistenza posta parto potrà avvenire anche con visite a domicilio eseguite anche dalle ostetriche.

I membri del gruppo di lavoro nel presentare la proposta di modello unitario del percorso nascita hanno posto in evidenza come non si tratti di un compromesso secondo il principio del minimo comun denominatore, bensì che costituisca un concetto di assistenza di altissimo livello per mamma e bambino.

SA

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