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Arginare malattie croniche con prevenzione e maggior responsabilità

L'assessora provinciale alla sanità Stocker ha ribadito l'importanza della prevenzione e rivolto un appello ai singoli per la salvaguardia della propria salute.

L'assessora provinciale alla sanità Stocker alla presentazione del Piano provinciale di prevenzione sanitaria (Foto: USP)

Il numero di persone affette da malattie croniche in Alto Adige è in costante aumento. Se nel 2015 ne era colpito il 25 per cento della popolazione, per l'andamento demografico e il connesso incremento della popolazione over 65, nei prossimi 30 anni è atteso un ulteriore incremento. Il fenomeno ha ripercussioni sul sistema sanitario e influisce sulle decisioni da adottare.

Come ha fatto presente l'assessora Martha Stocker in occasione di una conferenza stampa, oggi 9 settembre, presso la sede dell'Associazione diabetici a Bolzano, è doveroso fare tutto il possibile per garantire una buona qualità di vita a queste persone malate, affinché restino membri attivi della società. È altresì opportuno creare i presupposti per sensibilizzare i cittadini a condurre una vita sana. In tale senso dovrà essere intensificata l'attività informativa e preventiva mirata affinché i singoli cambino stile di vita e così fornire il loro contributo nella prevenzione delle malattie croniche.

Le possibili vie della prevenzione sanitaria e di sostegno della salute, che in futuro, anche indicando i vari farroti di rischio, dovranno contribuire in modo fattivo ad aiutare i cittadini a mantenersi sani fino a età avanzata, sono state al centro dell'intervento di Livia Borsoi, responsabile di riferimento per le malattie croniche nell'ambito del Piano provinciale di prevenzione sanitaria 2015-2018. Il Piano, approvato nel dicembre 2015, indica i criteri per varie misure preventive in vari ambiti.

Parlando della malattia cronica "diabete" il presidente dell'Associazione Diabetici Alto Adige Stefano Nervo ha riferito come secondo le stime un maltato di diabete su tre in Italia, afftto da diabete di tipo 2, ne soffra già da anni essendone però ignaro. Fornendo informazioni corrette e con misure preventive adeguate sarebbe possibile secondo Nervo evitare o almeno ritardare questa affezione. Il diabete di tipo 2, del quale i sintomi restano a lungo latenti, colpisce soprattutto nell'età adulta o avanzata. Il presidente Nervo ha ricordato i piccoli e grandi successi conseguiti da persone affette da questa malattia in seguito all'aquisizione di tecniche comportamentali per l'autogestione della patologia. In quest'ottica un ruolo positivo svolgono i corsi EVVIVA, proposti già da qualche tempo dall'Azienda Sanitaria. All'inizio del 2017 partirà una nuova serie di iniziative, "Mini Evviva", che fornirà alla popolazione indicazioni per tutelare in modo responsabile la propria salute.

SA

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